Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
La “denazificazione” o la prosecuzione del nazionalismo con altri mezzi. Fare dell’avversario una fantomatica dittatura da combattere, mentre si cerca di limitare le libertà: finisce sempre in tragedia, o in farsa
Lo schema è sempre lo stesso e vale sia nella tragedia sia nella farsa: indicare una fantomatica dittatura da combattere mentre si cerca di promuovere una limitazione delle libertà con tutti i mezzi a disposizione. La “denazificazione” è un’espressione che Vladimir Putin ha utilizzato spesso in queste settimane per giustificare la sua aggressione all’Ucraina. La tesi di Putin, se così si può definire, è che il popolo ucraino sia ostaggio di una serie di “drogati neonazisti”.
E da anni la propaganda del Cremlino – richiamando a una vecchia e reale storia antisemita dell’Ucraina che portò il paese a collaborare con i veri nazisti, quelli di Adolf Hitler – ha diffuso all’interno del proprio paese elementi per costruire una narrazione perfetta.
Di là, in Ucraina, ci sono i nazisti, come vi erano in Germania nella prima metà dello scorso secolo, e oggi come allora il compito della grande Russia è quello di fare tutto ciò che è necessario per evitare la nazificazione dei suoi vicini di casa.