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Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto  da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose. 

Che c'entra l'elenco del telefono che hai fatto, con .....
Le mutande al mondo non le metti ne tu e neppure Di .....
Da due anni a questa parte si legge che Putin, ovvio, .....
È la cultura garantista di questo paese. Basta vedere .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Edoardo Fanucci
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Di Antonio Campo
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Il mare
con le sue fluttuazioni e il suo andirivieni
è una parvenza della vita
Un'arte fatta di arrivi di partenze
di ritorni di assenze
di presenze
Uno .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Di Umberto Mosso
Che cosa ha guadagnato Putin?

18/3/2022 - 11:47


COSA HA GUADAGNATO PUTIN?

Non sappiamo come si sia informato Putin, né se abbia capito quello che gli dicevano, ammesso che i suoi, preoccupati di non contraddirlo, gli abbiano detto la verità.

Fatto sta che, qualunque fosse il suo obbiettivo, il minimo che si possa dire è che non c’è proporzione tra il tanto che ha già perso e quello che potrebbe guadagnare, ammesso che ci riesca.

Potrebbe guadagnare la conquista militare di un territorio che, comunque, non riuscirebbe ad occupare in permanenza. La resistenza di un popolo intero lo impantanerebbe drammaticamente, dissanguandolo a livello economico e isolandolo ancora di più. Nel mondo e anche a casa sua.

Fino a che o non venga cacciato a furor di popolo, o non si trovi un Chruscev che risolva il caso come fece Nikita con Laurenti Beria, un colpo in fronte durante una riunione al vertice tra compagni. 

Questo per quanto riguarda il guadagno. La perdita è invece più ingente.

1. Ha scoperto, e anche il mondo lo ha fatto, che l’Ucraina indipendente esiste e che ha un popolo che non ci sta a fare la colonia della Russia e combatte strenuamente, unito al suo governo che da questa lotta popolare ha la maggiore conferma di legittimità;

2. è riuscito a compattare l’UE, che ha provato per anni a minare dall’interno prezzolando i suoi “amici” sovranisti e fascisti, facendole assumere decisioni che accelereranno la sua indipendenza energetica dalla Russia e accelereranno l’istituzione di una difesa comune;

3. ha ridato un ruolo alla Nato, che languiva da anni, tanto che Macron - solo poche settimane prima dell’aggressione Russa - l’aveva definita “un cadavere”. Al momento la Nato ha trasferito al confine orientale uomini e mezzi che non c’erano prima. Questo la dice lunga sulla falsità della minaccia dell’occidente alla sicurezza della Russia. Si discute come inserire nel dispositivo Nato la futura forza di difesa della UE, anziché le forze separate dei singoli paesi aderenti;

4. si è procurato il massimo dell’isolamento politico ed economico da parte del 90% del mondo, più ancora della Germania nazista, che lo costringe già ora a fare la parte della belva in gabbia. Con spazi economici sempre più ristretti che lo separeranno sempre più dalla vita dei propri cittadini e gli impediranno di sviluppare la sua potenza militare;

5. si guadagnerà il titolo di criminale di guerra da parte del Tribunale Penale Internazionale dell’Aja, che già è all’opera per raccogliere testimonianze dirette in Ucraina. Può anche dire di infischiarsene, ma questo impedirà al 99% dei paesi del mondo di avere rapporti con lui, passibile di arresto, e col suo governo. Col timbro ufficiale del diritto Internazionale;

6. soprattutto ha veduto smentita la sua pretesa di superiorità ideologica rispetto all’occidente che si aspettava fosse diviso e capitolasse nella difesa dei propri valori che non fossero solo economici. Voleva rappresentarsi come il condottiero della morale tradizionalista, per noi oscurantista, da imporre ad un occidente degenerato e decadente. La sua versione di un mondo libero come un mollusco, da trafiggere facilmente come una lama nel burro, incapace di resistere per motivi etici ai riflessi economici collaterali alle sanzioni è stata smentita. Questa è la sconfitta ideologico – politica più pesante;

7. appoggiarsi alla Cina è il rischio più grande che corre. La Cina è pragmatica, il suo capitalismo arrembante non ammette un condizionamento ideologico al suo sviluppo che non sia quello dettato dal proprio interesse di espansione economica. 

La “perfidia” mandarina arriva al punto di incoraggiare Putin ad andare a sbattere, certa di poterlo fermare oltre certi limiti (no nucleare), per raccoglierne i cocci e metterlo in una bacheca. Dovremo trattare con la Cina il nuovo assetto della sicurezza mondiale, ma la Cina è più stabile nei rapporti internazionali e quando lotta contro la tigre occidentale lascia sempre la porta aperta. Potrebbe servire alla tigre, ma anche a lei.

La Cina non è stupida come Putin, che arreca un danno agli altri senza riceverne alcun vantaggio.

CONCLUSIONE: Putin sta smottando, più si fa minaccioso e più dà segni di debolezza. Si tratta di resistere ancora poche settimane senza farsi prendere la mano da atti che diano a Putin un pretesto per allargare il conflitto. 

E’ triste dover puntare soprattutto sulla Resistenza del popolo e del governo ucraino, ma purtroppo quella è la condizione principale per costringere Putin a trattare. D’altro canto l’appoggio responsabile dell’occidente all’Ucraina, che i pacifisti dovrebbero riconoscere onestamente, sta dando agli ucraini e all’Europa i frutti sperati. Resistere e ancora resistere.

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