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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Comitato Piccoli Azionisti TA
Movimento OPI
I bombardamenti pisani ed ucraini.

19/3/2022 - 10:52



                          Comitato Piccoli Azionisti TA
             Movimento  OPI – Associazione Ponte di Mezzo

Comunicato Stampa
Pisa, 18. 03. 2022

Oggetto: I bombardamenti pisani ed ucraini.
 
      Il 31 agosto 1943, Pisa fu devastata dai bombardamenti di 152 aerei alleati, che, in 9 minuti, sganciarono 1100 bombe, di cui le sole 356 cadute sui quartieri operai di Porta a Mare e Stazione, uccisero quasi 2.000 pisani e distrussero 961 case, danneggiandone circa 1500.           Il bombardamento seguì quello di altre città, centri nevralgici dei trasporti marittimi e terrestri come: Civitavecchia, Livorno, Foggia, Cagliari, Bologna e Roma; allo scopo di bloccare la logistica di guerra, ma anche lo spostamento dei cittadini, terrorizzandoli e bloccandoli in città.
I pisani anziani intervistati, ricordano il terrore e l’impotenza di allora, in quanto la contraerea non potè abbattere le fortezze volanti che volavano più alte della gittata dei colpi sparati e gli aerei italiani e tedeschi decollati, riuscirono ad abbattere solo 4 aerei alleati.
Ogni anno Pisa ricorda e onora le sue vittime, confermando il suo ripudio della guerra.
      Ricordiamo l’episodio a coloro che pensano che l’invasione dell’Ucraina non li riguardi e che non bisogna schierarsi con nessuno. Prima di nascondendosi dietro un pacifismo di facciata, guardino gli occhi terrorizzati dei bimbi affamati e nascosti nei bunker o nella metropolitana e bombardati non solo per i nove minuti del 1943, ma continuamente.
      Pensiamo che sia doveroso inviare loro aiuti e poiché la storia della 46^ Brigata Aerea dimostra che ha sempre onorato la città, sin dall’episodio di Kindu, operando in missioni di peacekeeping e di soccorso a popolazioni colpite da calamità naturali e guerre, oggi non si può dimenticarlo.
     Leggiamo che sono sorti problemi presso lo Scalo civile per l’imbarco su velivoli civili di aiuti diretti in Ucraina. Non conosciamo la natura del materiale da imbarcare, ma sappiamo che Governo e Parlamento hanno autorizzato l’invio di aiuti umanitari e di armamenti di difesa.
Sul trasporto di materiali speciali esistono normative internazionali da rispettare tassativamente sin dallo imbarco e su cui il personale di terra e di volo viene istruito ed abilitato con appositi corsi.
     Rispettando le normative e la volontà del Parlamento, pensiamo che Pisa, alla luce dei moniti esofferenze patite per i bombardamenti subiti, possa aiutare fattivamente l’Ucraina e onorare i suoi caduti del 1943.


Per il Comitato Piccoli Azionisti TA Dr. Gianni Conzadori


Il Movimento  OPI – l’Associazione Ponte di Mezzo                                     

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