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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

. . . uno sul web, ora, che vaneggia che la sua .....
. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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La parabola.

29/3/2022 - 20:50



In quel tempo, Gesù espose alle folle una parabola, dicendo:

"Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo".  

Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero:

«Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?».  

Ed egli rispose loro: «Un nemico ha fatto questo!».

E i servi gli dissero: «Vuoi che andiamo a raccoglierla?».  

«No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano.  Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio».

Bei tempi Gesù mio, bei tempi quando non c’erano i diserbi!
 

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31/3/2022 - 14:14

AUTORE:
Gaston

Zizzania mia sei davvero fetente
che ti tolga con le mani o col tridente,
senza neppure alcuna semente o concimata
cresci ti riproduci e resti così avvinghiata
da seminare ovunque panico e sgomento
sei dei coloni il più grande tormento.
Mi piacerebbe sapere perché sei stata creata
dal momento che non vieni utilizzata,
anche l'ortica è invasiva e pungente
ma la si consuma nei ripieni e nel risotto
anche se a dire il vero ne basta solo un pizzicotto,
anzi ho sentito dire che c'è gente
che la macera per farne decotti e tisane
per depurarsi magari dopo cene luculliane
oppure per allontanare acari e insetti nocivi
quindi zizzania mia ti prego:
perché non ti suicidi?!

30/3/2022 - 11:39

AUTORE:
Vernelle

Che sia diavolo fato o nemico
la osservo penso e poi dico
che in ogni luogo e in ogni situazione
la zizzania germina vegeta e sana
mentre le altre colture, e chissà per quale ragione,
abbisognano di cure. Lei invece si allontana
e soffoca i rivali e/o chiunque la importuna:
caspita che invidiabile fortuna!
Vorrei tanto nascere, anzi direi che lo voglio
essere tenace forte bastian contrario come il loglio!
Gesù mio se sei tu l'artefice di cotanta iattura
non ascoltarmi ma fai che la estirpi l'arsura!

30/3/2022 - 10:44

AUTORE:
Bruno della Baldinacca

Con i diserbanti è aumentata la disoccupazione.
Correva piano piano l'anno 1956.
La famiglia di Gino, Giulio e Primo Baglini abitante in casa Salviati alla Baldinacca, era composta di 13 persone fra grandi e uno piccino che ero io, lo zio Gino era inabile al lavoro, la zia Isolina faceva la massaia e per tutto il mese di febbraio si toglieva sommariamente con la zappa le rosoline, la mollagra, la vena matta ed altre erbe nei campi del grano, poi venivano da ripulire e diradare le bietole ed il granturco, si zappavan le prode - ora han scoperto che vigne e prode con l'erba è meglio (?).
Nel tempo della trebbia; Brunero e Nanni "imboccatori" sulla trebbiatrice mettevano la mascherina alla bocca e naso con un grosso fazzoletto ed occhiali appositi ed il resto della faccia era di un nero tipo Congo.
La polvere delle rosoline era tremenda, anzi quadrimenda.
A 23 anni fui eletto delegato d'azienda e quindi responsabile di 23 iscritti alla CGIL Federbraccianti/Florovivaisti "Rose Barni" in Albavola con produzione di 800mila piante di rose ed alcuni campi a gladioli ed hemerocallis.
Come delegato fui chiamato a rapporto da Vittorio Barni e disse testualmente: non ce la faccio a sostenere più di 20 operai per due giorni in un campo a togliere l'erba grassa (tale erba doveva dopo rimossa, anche essere rovesciata altrimenti si rianimava con la prima pioggia).
Non so come ma si superò per forza maggiore.
Ed ora? nonostante la pandemia mondiale ed una guerra in coso, ieri dal Ghiara ho preso una balla piena zibilla di pane d'avanzo per le galline con pochi spiccioli e...mi raccontava mì mà la Placida: a noi da piccine ci toccava una fetta di pan bianco una volta a settimana.
...e sempre nel /58 passava dalla Baldinacca il melaio del Trentino, ci lasciava una cassa di mele da dividere x 13 e poi, poi ripassava il novembre successivo.
Quindi era meglio prima? per il colesterolo di ognuno si! e solo per quello "si stava" meglio prima.

nb: le tumobili, i telefonini, le cingomme, il gas in casa, le palestre, le ferie ed altri ammennicoli che non avevamo quando per noi tutte le strade erano piste ciclabili; ed anche ora, non sono rese obbligatorie per nessuno!
bona.