Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
In quel tempo, Gesù espose alle folle una parabola, dicendo:
"Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo".
Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero:
«Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?».
Ed egli rispose loro: «Un nemico ha fatto questo!».
E i servi gli dissero: «Vuoi che andiamo a raccoglierla?».
«No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio».
Bei tempi Gesù mio, bei tempi quando non c’erano i diserbi!