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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di Micol Fiammini, Il Foglio, 17 apr. 2025
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Che tempo che fa - di Michele Serra
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di Fernando Bezi
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Mazzarri e Boggi (Lista Boggi Sindaco)
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di Bezzi Fernando - 2025-04-17bezzifer
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Rosanna Betti
per Fiab Pisa
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Cena per la Liberazione 24 aprile
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Assemblea soci Coop.
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Cascina, 27 aprile
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CNA AREA VALDERA
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
Post di Umberto Mosso (a cura di Bruno Baglini red VdS)
PUTIN IL MAGNANIMO

11/4/2022 - 13:30

PUTIN IL MAGNANIMO


Immaginate di essere una nazione aggredita da un paese confinante più grande e potente.
Tutti pensano che l’esito della guerra che vi è stata portata in casa sarà scontato, perderete. Ma nessuno immagina che resisterete per un anno difendendo la vostra indipendenza, infliggendo pesantissime perdite agli invasori che pensavano di occuparvi in pochi giorni.
Dopo un anno sarete sconfitti e dovrete cedere il 10% del vostro territorio, pagando il restante con 70mila morti e 400mila deportati. Un prezzo altissimo, che vi sareste volentieri risparmiati, ma l’avere tenuto in scacco gli invasori ha fatto sì che il vostro paese esista ancora al 90%, libero, indipendente e democratico.
Non stiamo parlando dell’Ucraina nel 2022, ma della Finlandia nel 1939/40.
E’ l’aggressore che resta lo stesso, la Russia, allora staliniana, oggi di Putin.
Il quale da anni lancia alla Finlandia avvertimenti che ha intensificato negli ultimi mesi e settimane. E insieme alla Finlandia alla Svezia. Due paesi storicamente pacifici e considerati universalmente la patria del wellfare scandinavo, oggi in prima linea, come i Baltici, nella transizione ecologica e digitale.
Entrambi sono membri dell’UE. La Finlandia è anche nell’area euro. Entrambi non aderiscono alla Nato. Perché, dunque, Putin li minaccia? La risposta è semplice.
Perché, visto Putin in Ucraina, ora i due paesi scandinavi vogliono entrare a fare parte della Nato? Come ha chiesto la Capo del Governo finlandese, Sanna Marin (Socialdemocratica). Questa è solo una parte della verità più recente.
Quella che riguarda la paura, del tutto giustificata, dell’aggressività Russa nei confronti dei suoi confinanti.
La ragione più grande è la pretesa di Putin di costruire la Nuova Russia conquistando territori che ritiene strategici. Non per la sicurezza del suo paese - mai attaccato - ma per il suo disegno di “rivincita” imperiale che va dichiarando a più riprese da almeno quindici anni.
Finlandia e Svezia sono suoi obbiettivi dichiarati, come i Baltici e la Polonia, tanto per cominciare.
Inascoltato in occidente, che ha preferito considerare Putin un narcisista vaneggiante, o uno col quale fare affari e non complicarsi la vita nel contenerlo quando era tempo.
Putin è un lucido nemico della democrazia e in particolare dell’UE, che prova a destabilizzare da anni con l’aiuto dei suoi amici giustificazionisti anche in Italia. Un gioco politico sporco che vede alleati destra e massimalisti di sinistra. In Italia come in Francia.
Che faremmo se avessimo la Russia di Putin ai nostri confini e ci minacciasse imponendoci di farci da parte, rinunciando alla nostra sovranità, alla nostra appartenenza all’UE e alle nostre alleanze internazionali che ci garantiscono una sicurezza che funziona, visto che Putin non la vuole tra i piedi?
Perché i popoli che non condividono quella sorte dovrebbero accettarla?
Putin punta sulla paura e sulla guerra. Chi pensa che per fermare la prepotenza occorra arrendersi alla violenza, magari dicendo agli invasori prego accomodatevi, fate come se foste a casa vostra, ma non ci rompete le cristalliere per favore, sbaglia se ci crede. Se ci crede.
Il più grande promotore del riarmo è Putin, che sta dimostrando di avere la lingua più lunga di quanto non abbia grande lo stomaco. Come i bambini al ristorante, che vorrebbero ordinare tutto il menù, ma poi non sono in grado di mangiare tutto quello che vorrebbero.
E’ facile, dal divano di casa, invocare la pace chiedendo agli aggrediti di arrendersi e ai vicini di non recuperare deterrenza per prevenire l’espandersi della guerra.
Che fareste se foste al posto dei finlandesi e degli svedesi? Vi rimettereste alla magnanimità di Putin?





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11/4/2022 - 19:29

AUTORE:
vecchianese di s. Frediano

... è altrettanto facile, dal divano di casa, sostenere la guerra di resistenza degli Ucraini, spingere perché arrivino più armi con cui combattano, anche per noi, che, per carità, nessuno bombardi gli oleodotti che portano il gas russo attraverso l'Ucraina altrimenti come facciamo a produrre e scaldarci. E tutto questo a casa vostra, noi vi guardiamo dal divano. Perché anche noi a magnanimità non scherziamo.