Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
BUGIARDA MARCIA
Questo è un Paese libero e chi vuole può marciare in nome della pace. Oltretutto il mondo pacifista è assai frastagliato e dire pace senza approfondire come, mette tutte le coscienze a posto, ma risolve poco o niente, purtroppo.
Basta leggere gli accenti diversi di alcuni promotori della marcia Perugia – Assisi per capire che per arrivare alla pace le parole non bastano. Soprattutto se sono sbagliate, cioè se chiedono azioni che non porteranno alla pace.
Dice padre Zanotelli “Il problema è che oggi non si ragiona abbastanza di questo conflitto. Siamo davanti a due potenze nucleari: Russia e Nato che si affrontano in questa guerra. Il pericolo è quello di un’esplosione atomica. Stiamo giocando con la vita.
Inviando armi in Ucraina non si fa altro che rischiare un’escalation fino ad arrivare ad un’esplosione atomica. Gli americani e gli inglesi purtroppo hanno investito parecchio in armi: questo conflitto andrà avanti, ce lo ritroveremo in Europa per lungo tempo. Rischiamo di arrivare di nuovo alla cortina di ferro e alla vittoria dei produttori d’armi”.
No padre!
Il conflitto non è tra Russia e Nato, come assieme a lei sostiene anche Putin.
La guerra nasce dall’aggressione di uno Stato che ha mandato il suo esercito ad invaderne un altro per motivi politici di potenza imperialista.
La Nato sta facendo di tutto per non essere coinvolta nel conflitto. Si limita a misure difensive nei confini orientali del Patto. La solidarietà al popolo ucraino e il sostegno alla sua resistenza è concordato dai singoli paesi, alcuni dei quali non appartengono alla Nato. Certo che può esserci un rischio, ma perché non dire che il rischio nucleare è sempre e solo stato sollevato da Putin in modo ricattatorio verso l’occidente?
In quanto all’invio di armi, la sua equidistanza tra Russia e Ucraina cade quando chiede di non armare l’aggredito, una misura che favorisce l’aggressore. Non si è accorto di questa contraddizione? O davvero immagina che se gli aggrediti si arrendessero ci sarebbe una pace giusta? Questo rasenta il cinismo.
E che discorso sciocco è quello sull’investimento in armi di Usa e UK. Come se Mosca non abbia investito e esportato armi in tutto il mondo. Sembra di risentire i discorsi sugli investimenti Usa per i vaccini anti Covid dai quali la coazione della dittatura sanitaria a vaccinare.
Invece padre Enzo Fortunato, a lungo portavoce del Sacro convento di Assisi, di ritorno dall’Ucraina dice "Ho trascorso la Pasqua con 2.500 profughi, speravo di sentire le campane delle chiese e ho ascoltato solo le sirene per l'allarme aereo.
Volevo capire cosa facevano e pensavano i sindaci e ho scoperto un popolo intero determinato nella difesa del suo suolo, ora intriso del sangue dei suoi figli.
Ho visto alcuni degli 850.000 ucraini che sono rientrati in patria per arruolarsi e ho capito che l'esercito di Zelensky non manda i giovani allo sbaraglio al fronte. C'è chi viene avviato al volontariato e chi è addestrato a lungo prima di essere inviato a combattere”.
Il manifesto che promuove la Marcia è indegno. “Fermatevi” dice. Ma chi si dovrebbe fermare secondo voi? I Russi che si sono mossi a decine e decine di migliaia per invadere l’Ucraina, o gli ucraini che non si sono mossi dal loro Paese e si difendono dalla violenza e dalla brutalità della guerra che sono stati costretti a combattere?
E quella madre e il bambino che gridano di terrore tra due fuochi, con le pallottole, bianca e nera, che arrivano da due direzioni diverse, non solo mette sullo stesso piano l’aggredita e l’aggressore, la stuprata e lo stupratore, ma soprattutto cancella la dignità delle vittime, alle quali viene tolto anche il perché del loro assassinio e la possibilità di avere giustizia. Tutti colpevoli, la tesi vigliacca che fa comodo agli aggressori.
Dice padre Fortunato "Sono rimasto sorpreso anch'io quando ho visto il manifesto e mi hanno spiegato che il disegno utilizzato risaliva alla Guerra nel Kosovo, un altro contesto. E' stato riciclato per questa Marcia straordinaria e, probabilmente, è stato un errore".
Un errore grave, per alcuni. Ma per altri una ulteriore conferma di quanto sia effimero fino all’inutilità il loro discorso di pace, perché è falsa la loro equidistanza.
Peccato avere trasformato Assisi in un cul de sac.