none_o


Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

. . . uno sul web, ora, che vaneggia che la sua .....
. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
. . . mia nonna aveva le ruote era un carretto. La .....
. . . la merda dello stallatico più la giri più puzza. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
none_a
Ripafratta, 12 luglio
none_a
Bagno degli Americani di Tirrenia
none_a
Molina di Quosa, 8 luglio
none_a
Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
none_a
Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Comunicato ANPI - Pisa
Accadde a Pisa il 1° maggio del '43

27/4/2022 - 12:36

                         Accadde a Pisa il 1° maggio del '43
 
Il 19 aprile del 1923, sei mesi dopo la marcia su Roma, Mussolini abolì la Festa dei lavoratori.
Alla Scuola Normale Superiore gli allievi dovevano rientrare entro le 22. La sera del 30 aprile del '43, con la complicità di un assistente, tre ragazzi di vent'anni lasciarono una finestra socchiusa per poter rientrare quando volevano. La mattina del 1° maggio la città di Pisa si risvegliò tappezzata di scritte inneggianti alla democrazia, alla libertà ed ai diritti dei lavoratori. Nessuno seppe chi le avesse poste.
Il Direttore della Scuola Normale Superiore fece un'indagine sommaria e scoprì l'espediente per uscire e rientrare a tarda ora. I sospetti si concentrarono su tre ragazzi: Fernando Di Giulio, Francesco Pinardi, Carlo Smuraglia. Senza alcuna prova furono sospesi dalla Scuola.
Per non far sapere alle famiglie quello che era accaduto, vissero per mesi con mezzi di fortuna e con l'assistenza di alcuni compagni che gli fecero avere gli avanzi dei pasti della Scuola. Dopo l'8 settembre e la nascita della Repubblica di Salò, se ne andarono da Pisa.
Pinardi tornò a Torino e si collegò ai GAP. Fu scoperto e fucilato. Di Giulio si unì a un gruppo partigiano dell'Amiata, dove operò fino alla Liberazione. Dopo fu uno dei massimi dirigenti del P.C.I. Ebbe ruoli importanti nell'attività del Parlamento. Morì nel 1981.
Smuraglia tornò nelle Marche e si unì alla Resistenza. Dopo la liberazione di quel territorio, si arruolò come volontario nel Gruppo di combattimento “Cremona” che operò alle dipendenze operative dell'8a Armata britannica fino alla resa finale delle forze nazifasciste. Dopo tornò a Pisa e si laureò in Giurisprudenza. Avvocato, professore di Diritto del Lavoro, parlamentare, ha attraversato l'intera storia della Repubblica con ruoli di primo piano nel mondo accademico e nelle istituzioni. Dal 2011 al 2017 è stato alla guida dell'ANPI. Tuttora ne è Presidente emerito.
(Questa vicenda è stata raccontata da Carlo Smuraglia l'11 dicembre u.s., in occasione del convegno su Fernando Di Giulio organizzato a Santa Fiora a 40 anni dalla morte)
 
Bruno Possenti - Presidente provinciale ANPI Pisa
 
 
Pisa, 27 aprile 2022

-- ANPI PROVINCIALE PISAVia San Zeno, 356127 Pisa

Fonte: Bruno Possenti - Presidente provinciale ANPI Pisa
+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri