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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
Fortino a Marina di Pisa
“Dante va alla guerra”

27/4/2022 - 12:48

“Dante va alla guerra”, la piece teatrale di Marco Azzurrini e ispirata al libro di Dante Fiorentini “Soldato semplice Dante”, non poteva non passare dal Fortino a Marina di Pisa.


Sul palco va in scena la storia di questa bella persona, un abitante di Coltano, contadino, soldato, popolano schietto, affabulatore di vicende del novecento, di quel secolo breve che pare non finire mai, con i suoi mostri e i suoi fantasmi che ancora oggi si ripresentano a ci mettono paura.

Dante, partecipò da soldato semplice alle varie fasi della seconda guerra mondiale: alla campagna di Grecia, partendo per l’Albania all’inizio del ’40; in Francia, dove fu mandato insieme ad un manipolo di soldati italiani, per giustificare la nostra entrata in guerra; infine alla cosiddetta “guerra d’Africa”, dove, fatto prigioniero dagli inglesi, fu trasferito in un campo di prigionia in Scozia, nella città di Inverness.

Qui rimase, insieme ai suoi compagni, quasi dimenticati dalla storia, fino alla fine del ’45, quando il capo del governo italiano Ferruccio Parri, a guerra ormai stra- finita, li reclamò per contribuire, disse lui, alla “ricostruzione nazionale”. Marco Azzurrini ci regala poesia, emozioni e bel teatro, ed è felice di farlo al Fortino, dove la storia e la cultura popolare si coniugano con il convivio, la buona cucina, l'arguzia della conversazione.


Lo spettacolo sarà rappresentato Sabato 30 aprile , alle 22 (ingresso 5 euro; cena e spettacolo 25 euro), subito dopo la cena (ore 20).

Sono richieste la prenotazione (te. 050 36195) , il Green Pass e la tessera Arci
A CENA ore 20: Risotto di mare; Scorfano al forno con verdurine di stagione; dolce del cuoco; vino di Canneto.

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