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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Parco delle Biodiversità - il Nuovo Fontanile
COLTANO
ANIMALI CELESTI teatro d’arte civile

9/5/2022 - 23:25

ANIMALI CELESTI teatro d’arte civile
 
sabato 4 giugno 2022 ore 21,15
domenica 5 giugno 2022 ore 21,15
 
Parco delle Biodiversità - il Nuovo Fontanile
COLTANO – PISA
 
presenta
 
 
ORACOLI IN/VERSI
cammino tra i misteri
scritto e diretto da ALESANDRO GARZELLA
 
in collaborazione artistica con Francesca Mainetti e Chiara Pistoia
interventi vocali diretti da Ilaria Bellucci, scene e costumi di Manuela Trillo, contributi poetici di Aurora Vannucci
con
Matilde Badini Bonzani, Ilaria Bellucci, Sara Capanna, Mirko Castellino, Giovanni Cerrai, Chiara Cusino,  Nicola Fania,  Cosima Felline, Simona Gabrielli, Carlo Gambaro, Alessandro Garzella, Satyamo Hernandez, Ivano Liberati, Francesca Mainetti, Debora Maurizi, Monica Morelli, Felice Pantone, Giulia Paoli, Cinzia Pedrotti, Chiara Pistoia, Marco Selmi, Aurora Vannucci
 
musicisti: Joaquìn Cornejo, Mattia Donati, Nicola Garzella, Tommaso Iacoviello, Simone Padovani
 
prodotto da
ANIMALI CELESTI teatro d’arte civile
in collaborazione con
MIC, Regione Toscana, Comune di Pisa, Fondazione Pisa, ASL Nordovest Toscana,
Cooperativa Agape, Bambini e Cavalli, Cavalieri Consapevoli, Pro Loco Coltano, Teatri delle Differenze
 
biglietto 10 euro
informazioni e prenotazioni (obbligatorie):
info@animalicelestiteatrodartecivile.it
 
Son tempi strani e bui. Alcuni si mettono in cammino: Assisi, Santiago di Compostela, Piazza San Pietro. Tanti bestemmiano, o manifestano contro l’infamia della guerra, la minaccia nucleare, la ferocia dei potenti. Dalla pandemia non stiamo uscendo migliori.  Ansie, paure, fragilità e violenze c’hanno reso ancor più stupidi e insicuri. Sottomessi agli oracoli peggiori: egoismo, banche, armi, denaro. Dalle convinzioni di ieri che vacillano nascono sensazioni nuove, inquietudini, che mettono in luce esigenze spirituali, bisogni emotivi: il disastro che ci circonda (nell’etimo disastro richiama la mancanza di una buona stella che ci guidi) forse può essere evitato ricorrendo alle scienze, alla filosofia, all’arte, alla natura. Cerchiamo risposte nuove, più soddisfacenti di quelle che ci dà o ci nega l’economia di mercato.
 
E allora di quali ORACOLI avremmo bisogno? Quali preghiere laiche, religiose, magiche possono invertire la rotta del disamore, della solitudine, della volgarità, del massacro tra fratelli, della distruzione del creato?
 
Per queste domande abbiamo sentito il bisogno di proporre un cammino tra i misteri, una processione laica che, visionariamente, attraverso una passerella di figure apparentemente illogiche, ci aiuti ad affrontare gli egoismi e le domande a cui non siamo più capaci di dare risposte. Proveremo ad ascoltare le radici di un vecchio albero, uno spaventa angeli, una primavera sbavata, un orco errante che culla una vecchia bambina, un gruppo di giovani creature che insegnano a sbagliare, la Dissennata dell’Amore, la Santa dell’Usura e, in finale, un gruppo di creature strampalate che suggeriscono la necessità di rinunciare alla tirannica dittatura del pensiero logico razionale, per affidarsi almeno una volta a quella parte sana di follia che tutti noi reprimiamo, magari per assecondare l’ipocrisia sociale. Festeggiando il nostro decennale proponiamo un’opera itinerante, tra i paradossi del nostro tempo, che forse nascondono i germi di un nuovo divenire, di un nuovo linguaggio, capace di meticciare meglio suoni e parole, gesti tangibili e l’invisibilità di energie che svolazzano tra la nostra anima celeste e la bestia che siamo.

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