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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Unioni comunali PD San Giuliano Terme e Vecchiano
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di Mario Lavia-per Il Riformista
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Di Andrea Paganelli
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di Paolo Pombeni
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Giovanni Russo per: Unione Comunale PD Cascina
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
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Riccio, ora mi spiccio!

10/5/2022 - 11:52

 
Rudyard Kipling non è solamente conosciuto come scrittore di romanzi d’avventura dove gli animali sono protagonisti, ma anche poeta e fine dicitore di abitudini “animalesche”.
Un assaggio:


“Non s’aggomitola ma può nuotare:

la Tartaruga da questo appare.

Si raggomitola, ma il nuoto ignora:

è proprio il Riccio che vedi allora”.

 

Ognuno  di noi ha un animale a cuore, domestico o meno, una bestiola che ti riesce “simpatica” e chi possiede un giardino può averlo tramutato in quello zoologico, da non confondere con lo zoo!
Io ho questa fortuna, sia per lo spazio a verde sia per la posizione geografica. Ho un pettirosso che ogni anno arriva e si fionda in una stanza sempre aperta, una coppia di merli che mi seguono appena prendo in mano una vanga, una gazza che mangia nella ciottola del gatto (quando lui dorme però), passeri che aspettano che vada dopo pranzo a scuotere la tovaglia, un tasso che, di notte, mi butta all’aria tutto il prato, pipistrelli con il nido (conseguenti pisciatelle e cacatine) sotto le tegole della tettoia sopra la porta, rondini che ogni anno arrivano lanciandosi in una stanza abbandonata da una finestrella alla quale ho tolto il vetro, un usignolo che cova nella siepe, una cincia che cova nella cassetta della posta, rospi che la notte vengono a battere alla porta della cucina, una folla di gechi in giro sui muri e lucertole e ramarri e orbettini che scorrazzano indisturbati.
Questa è una questione di sopravvivenza che allenta la diffidenza verso l’uomo al solo scopo di mangiare e procreare al sicuro, ma… ieri è successo un fatto strano, un incontro che mi ha lasciato perplesso e dubbioso sui comportamenti animali.

Possono chiedere aiuto?

Possono sapere a chi chiederlo?

Ecco la storia: in fondo al giardino c’è una siepe che mi divide da una grandissima campagna e da dove arriva ogni tipo di animale, compresi daini e cinghiali, ma ieri sera era una piccola bestia, grande per la sua specie e timida per natura: un riccio, anzi una riccia dato che era vistosamente gravida. Mi avvicino, lei si arrotola, la prendo in mano delicatamente per non bucarmi con il suo mantello spinoso e tutt’un tratto gli aculei si distendono e la faccina esce allo scoperto. Strano comportamento. Controllo se ha ferite e una disgustosa scoperta mi fa capire, forse, che chiede aiuto per essere liberata da una banda di terribili zecche che la stanno dissanguando. Grosse come chicchi di granturco, piene da scoppiare e allora, per niente preoccupato per me, tento di toglierle con le dita ma tirandole fuori prendevo anche un paio di aculei provocando altro dolore. Ho preso allora una pinza e, piano piano, sono riuscito a toglierne 26 gettandole in un barattolo di benzina! L'operazione più difficile è stata togliere la zecca abbarbicata sulla palpebra dell’occhio dato il tremolio della mano dovuto all’età e non certo al disgusto! La riccia è rimasta ansante una mezz’ora accanto a me, poi si è alzata allontanandosi lentamente.
Giuro che, quando è arrivata alla siepe, si è girata e mi ha guardato!
 
Piccola palla
il riccio dorme e sogna
una carezza.

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13/5/2022 - 9:55

AUTORE:
Clarabella

Piccolo irsuto animaletto
sei carino e il tuo musetto
è la simpatia fatta persona.
La fortuna ogni tanto dona
la giusta scelta istintiva
che ti ha portato da un vero amico.
Lo sai tesoro cosa di dico?
che di amici ne basta uno
a sostituire i tanti
che poi sono nessuno
perché soltanto quello fidato
sensibile e onesto
conta assai di più
di tutto il resto!

10/5/2022 - 17:22

AUTORE:
P.G_

Vengono tutti da te... lo sanno che hai il cuore do'oro!
Un abbraccio