Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
A SENZO UNIKO E KONTROMANO.
Siamo stati costretti a vedere corpi senza vita di bambine ucraine, denudate e ammassate insieme a quelli delle giovani madri e delle sorelle adolescenti, tutte con le mani e le caviglie legate coi nastri bianchi dei soldati russi, trucidate dopo essere state violentate.
Abbiamo letto le testimonianze, raccolte sia dalla Procura di Kyiv, sia da organizzazioni internazionali come Amnesty International, oltre che da numerosi corrispondenti italiani ed esteri, di violenze sessuali su bambini davanti ai genitori e viceversa, prima di essere tutti assassinati dai denazificatori russi.
Le prove che si stanno raccogliendo su centinaia di casi accertati fino ad ora troveranno la sede giudiziaria internazionale per essere vagliate e avviare a processo i criminali di guerra.
E’ raccapricciante che nei siti multicolori dei pacifisti, dove volano stormi di colombe, dopo 85 giorni di guerra non ci sia stato mai nemmeno un accenno ai crimini di guerra e contro l’umanità che sono la modalità di azione ordinaria, codificata, incoraggiata e premiata, delle truppe di occupazione russe in Ucraina.
I denazificatori di Putin sono peggiori dei nazisti, ma è agghiacciante che chi si dichiara contro la guerra taccia su questi orrori e invece di condannarli e chiedere che chi li compie la smetta e torni indietro, faccia a gara nel pubblicare notizie denigratorie contro gli ucraini che resistono.
Come quella sui bambini ucraini messi a guardia dei check point. Ma a chi può sembrare che, in confronto al silenzio dei pacifisti sull’uso peggiore che dei bambini ucraini fanno i russi, questa sia una notizia a sfondo umanitario?
Per sostenere la tesi della denazificazione dell’Ucraina raccontano la storia come scritta nei sussidiari scolastici del regime putiniano, sono muti sulla censura russa e gli assassini dei giornalisti liberi. Per loro la distruzione e il massacro non sono state portate in Ucraina dagli aggressori, ma sarebbero la conseguenza della resistenza irragionevole degli aggrediti.
Come quando raccontano che il Presidente ucraino, in collegamento col Festival di Cannes, cita la famosa battuta del folle colonnello americano Kilgore, nel film Apocalipse Now, che diceva di amare l’odore del napalm col quale sterminava i vietnamiti.
Zelensky sostiene che è lo stesso odore che lui sente a Kjiv ogni mattina. Sono talmente ciechi da non capire che Zelensky sta facendo una similitudine tra Kilgore e i russi che appestano il suo paese costringendolo a sentire quell’odore.
Tutti hanno capito che interpretano la citazione come se il Presidente ucraino ami sentire quell’odore nella sua città. Possibile che credano davvero a quello che dicono?
Troppi silenzi complici, troppa reticenza colpevole, troppe testimonianze ignorate e falsità condivise. Questa è la vera forma di violenza, la più disonorevole.
E’ più onesto chi dice apertamente che Putin ha ragione, che l’Ucraina è un cancro nazista da estirpare, che l’usurpatore Zelensky è da sopprimere, che le armi russe sono buone e quelle date agli ucraini per combatterli sono cattive e basta togliergliele per far tornare la pace.
La Pace? Tornerà, ma una cosa è certa, non sarà la vostra.