Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
DA YARYNA GRUSHA POSSAMAI, UNA DONNA UCRAINA.
“Oltre a sopravvivere ogni giorno, dobbiamo anche preoccuparci di non deludere le aspettative di vari Paesi: Francia, Germania, Italia. Dobbiamo trovare la forza di giustificare perché il nemico non ci piace così tanto e perché non vogliamo salire sui palchi insieme ad artisti russi, di spiegare che no, non siamo nazisti, che il Donbas è sempre stato ucraino e che in Crimea ci sono i Tatari di Crimea, un popolo nativo cui viene di nuovo negata l’esistenza.
Dobbiamo dimostrare che i cadaveri di Bucha non erano manichini e che le stragi nelle regioni settentrionali dell’Ucraina non erano messinscene. Come se avessimo molto tempo libero, al punto da utilizzarlo organizzando tutto questo.La canzone ucraina all’Eurovision non piace, lo stemma ucraino, il tridente, ha troppi angoli acuti, il giallo della bandiera è troppo giallo e il blu è poco blu, sulle foto dei bambini mutilati c’è troppo sangue che esce dalle bende, le storie delle donne stuprate non sono nient’altro che propaganda ucraina e Zelensky ormai è dappertutto.Dobbiamo smettere di tormentare il mondo con questa nostra voglia di libertà, dobbiamo cedere i nostri territori, abbandonare la nostra gente, le loro vite e il loro futuro e farla finita in fretta, perché sta arrivando l’estate e nessuno in spiaggia vuole sentire notizie di combattimenti né pensare in autunno alle bollette del gas e ai prezzi della pasta e della carne.”“Gli europei in questo limbo maggese pensano ancora di avere una scelta: votare o non votare i partiti di destra in Francia, guardare o non guardare la televisione italiana con i propagandisti russi, chiedere o non chiedere al governo tedesco di fornire le armi all’Ucraina (quelle vere, non quelle finte).Noi ucraini questa scelta non ce l’abbiamo più dal 2014 e per questo, come il colonnello Cantwell, continueremo a torturare gli europei con il nostro dolore, con le foto del sangue sulle bende e con gli angoli acuti del tridente finché l’esercito russo continuerà a torturare noi.
Ci avete già lasciati soli nel 2014, non ripetete lo stesso errore nel 2022.”
(da Linkiesta)