Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Di cosa deve occuparsi il Parco: quando, come e dove si discuterà?
So bene che gli incontri - non solo a Coltano - per dire che il parco non può e non deve essere una base militare impegnano gli Enti e i ministeri.
Quello che sconcerta è che la ricerca di una sede alternativa per i carabinieri abbia – a quel che si dice - avviato una ricerca in sedi prestigiose: dalla villa medicea alle stalle del Buontalenti alla villa Marconi, quasi trattasse di risolvere una urgenza ‘di senza casa’.
Insomma mentre il Parco fa accordi con l’Università di Pisa per promuovere iniziative internazionali, noi dovremmo coprirci di ridicolo con sortite assurde!
Visto come stanno andando le cose, viene spontaneo dirsi “se un parco deve servire a questo, avevamo sicuramente cose più importanti a cui dedicarci!!!”
Mi auguro e spero che il parco torni finalmente fare – e bene - il suo mestiere.
Renzo Moschini