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Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto  da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose. 

Che c'entra l'elenco del telefono che hai fatto, con .....
Le mutande al mondo non le metti ne tu e neppure Di .....
Da due anni a questa parte si legge che Putin, ovvio, .....
È la cultura garantista di questo paese. Basta vedere .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Edoardo Fanucci
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Di Antonio Campo
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Da un'intervista a Maria Elena Boschi
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
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Il mare
con le sue fluttuazioni e il suo andirivieni
è una parvenza della vita
Un'arte fatta di arrivi di partenze
di ritorni di assenze
di presenze
Uno .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
di Umberto Mosso (a cura di Bruno Baglini, red VdS)
LA DEPORTAZIONE RENDE LIBERI

7/7/2022 - 19:28

LA DEPORTAZIONE RENDE LIBERI

 

Su l’Avvenire di oggi Marta Ottaviani racconta la sorte di centinaia di bambini ucraini delle zone occupate dai russi, soprattutto da Mariupol e dal Donbass, che sono stati deportati e rinchiusi in centri di detenzione a Rostov a Kursk e a Nizhni Novgorod, in territorio russo, in attesa di essere assegnati in adozione a famiglie russe sparse in tutto il territorio della Federazione.

Dopo che la Russia aveva negato questa barbarie è la voce dei genitori alla disperata ricerca dei loro figli che si fa sentire attraverso il sito di informazione indipendente Verstka, che ha indagato ed è riuscito a mettersi in contatto con alcuni responsabili dei centri che hanno confermato, in condizioni di anonimato, quanto sta avvenendo. In un solo centro, il Romashka (Camomilla), ne sono stipati 400, in condizioni igieniche precarie vista anche la scarsità di mezzi a disposizione di queste strutture.

Un passo ulteriore che conferma la volontà del Cremlino di cancellare, coi mezzi più brutali che conosciamo, l’esistenza dell’Ucraina e dei suoi cittadini. L’obbiettivo principale di Putin, come più volte apertamente dichiarato da lui e confermato dai maggiori dirigenti russi. Le anime belle che “anche la Russia ha i suoi buoni motivi”, ora ne hanno uno per misurare il grado di nazismo del quale si rendono complici con questa affermazione e quelle conseguenti.

Qualcuno ha nuovo materiale per farci su uno spettacolo, magari raccontandoci del salvataggio di quei bambini da parte dei loro stessi aguzzini, altri possono riaprire la turneé estiva per cervelli annebbiati.

Titolo “La deportazione rende liberi”.

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