Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
LA GRANDE MONNEZZA NON STA SOLO PER STRADA
Sulla questione del Termovalorizzatore di Roma, più che tante chiacchiere di esperti, alcuni dei quali continuano a chiamarlo “inceneritore”, come se la tecnologia non avesse fatto progressi e loro continuassero a chiamare velocipede la bicicletta, trovo dirimente il commento che ha lasciato l’amica Giovanna Ardimanni al mio post di ieri.
“Io sono una vecchina pensionata”, scrive, “non ho competenze scientifiche, so solo che da oltre venticinque anni convivo con un termovalorizzatore a trecento metri da casa mia. Nessun fumo strano, nessun cattivo odore, nessuno colpito da strane malattie. In compenso duemila famiglie hanno l'acqua calda e il riscaldamento gratis e senza usare gas o altro prodotto costoso e inquinante. Fate voi cosa è meglio”.
La domanda è se sia possibile che un partito, il M5S, che alle comunali di Roma ha preso l’11% possa pretendere di bloccare una città intera, la Capitale d’Italia, il nostro biglietto da visita per decine di milioni di turisti da ogni parte del mondo, perché il capo di quella banda ha bisogno di dare sfogo alle sue fisime di potere.
E Roma non basta, si permette anche di dare ultimatum al governo.
In un paese normale chiamerebbero l’ambulanza. Da noi ci si discute pure sopra.