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Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto  da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose. 

Che c'entra l'elenco del telefono che hai fatto, con .....
Le mutande al mondo non le metti ne tu e neppure Di .....
Da due anni a questa parte si legge che Putin, ovvio, .....
È la cultura garantista di questo paese. Basta vedere .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Edoardo Fanucci
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Il mare
con le sue fluttuazioni e il suo andirivieni
è una parvenza della vita
Un'arte fatta di arrivi di partenze
di ritorni di assenze
di presenze
Uno .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
di Luciano Nobili (IV) (a cura di BB,red VdS)
“Giuseppe Conte non è più un riferimento progressista”.

9/7/2022 - 13:46

In tanti oggi, comprensibilmente, ironizzano su un intervista a Nicola #Zingaretti in cui attacca Matteo Renzi e dichiara che “Giuseppe Conte non è più un riferimento progressista”.

Sic transit gloria mundi. La frase fa effettivamente sorridere, se pronunciata da chi lo aveva definito “punto fortissimo di riferimento di tutte le forze progressiste” e che ancora a gennaio 2021, a pochi giorni da quando Italia Viva lo cacció da Palazzo Chigi per sostituirlo con Mario Draghi, gridava e tappezzava l’Italia di manifesti con scritto “o Conte o voto!”.

Verrebbe da dirgli: bella forza.

O ancora, che progressista e punto di riferimento Conte - quello dei decreti Salvini, quello che ancora sull’elezione del Presidente della Repubblica ha lavorato fianco a fianco con la Lega - non lo è mai stato se non per le vittime di quell’ubriacatura populista e mediatica costruita da Casalino e co.

Ma la frase più rivelatrice è un’altra: è quella in cui spiega “non è un giudizio, ma un dato di fatto”. Cioè: quando faceva comodo definirlo riferimento progressista perché era a Palazzo Chigi e sembrava inscalfibile nel consenso posticcio fatto di like, sondaggi e dirette Facebook - quello che mette quotidianamente in discussione il sostegno al popolo ucraino e la collocazione internazionale dell’Italia tra le democrazie contro le autocrazie - era di sinistra.

Ora che non va più di moda - e che come Renzi aveva ampiamente previsto sta dissolvendo se stesso e il #M5S - non è più progressista.Ma se è un “dato di fatto” vuol dire che Conte è sempre stato questo. E quanto è grave per un politico non essersene reso conto? Aver preso un simile abbaglio, per anni?

Meglio tardi che mai, certo.Ma la differenza è tutta qui: tra chi immagina e costruisce i processi che migliorano le cose e chi si limita ad osservare.I leader indicano la strada, mandano a casa gli incapaci, guidano i cambiamenti. Gli altri, commentano i dati di fatto.

I leader cambiano la realtà, gli altri la guardano.

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