Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
L’AUTOESALTAZIONE DEI MEDIOCRI.
Ricordo ai costituzionalisti della domenica, che vanno a corrente alternata a destra come a sinistra, usando gli stessi argomenti che, di crisi di governo in crisi, hanno contestato quando sostenuti dagli avversari, che il Presidente del Consiglio dei Ministri non è eletto con voto popolare, ma per entrare in carica, dopo essere stato indicato dal Presidente della Repubblica, deve ricevere la fiducia dal Parlamento.
Semplificando si può definire, mi scuso per la definizione atecnica, una elezione di secondo grado, assolutamente democratica perché votata dai rappresentanti del popolo, che li ha eletti delegandoli a rappresentarlo anche in questa circostanza, come dispone la Costituzione.
Così come, sempre la Costituzione, prevede che non sia indispensabile che il Presidente della Repubblica e il Presidente del Consiglio dei Ministri, siano di provenienza parlamentare, ma possano essere individuati tra persone della società civile che, comunque, debbano ricevere la fiducia del Parlamento.
Quindi, così come è demagogica e contraria al dettato costituzionale la polemica della destra su qualunque PdC “non eletto da nessuno”, dandosi del “nessuno” come membri del Parlamento, è bizzarra la critica secondo la quale gli appelli della stragrande maggioranza degli italiani perché Draghi resti al suo posto sarebbero il segno di un degrado democratico.
Secondo costoro il grande consenso sociale, cui fa riscontro quello della maggioranza delle forze politiche, sarebbe l’espressione di una rinuncia all’esercizio della democrazia rappresentativa e l’anticamera della richiesta – affidamento all’uomo forte, “all’uomo della provvidenza” di tristissima memoria.
Credo che questo modo di pensare, del tutto legittimo, sia un errore frutto di cattiva memoria, storica e a breve, e di una lettura sbagliata del sentimento sociale. Errori entrambi frutto di una pigrizia intellettuale che è tra le prime ragioni della perdita di consenso della sinistra. Democratica o massimalista che sia.
Si può essere contrari a Draghi, contestarne la cultura, l’esperienza, la visione politica, l’azione di governo, ma non si possono far passare le manifestazioni libere di consenso popolare, come rinuncia alla partecipazione democratica e richiesta di un “dictator”, come nell’antica Roma.
Quello che sta avvenendo, si pensi solo alla petizione lanciata da Italia Viva che in poche ore ha superato l’obbiettivo originario delle 50.000 firme e ora veleggia verso le 100.000, è una manifestazione di volontà popolare che esercita responsabilità e contemporaneamente ne chiede ai decisori politici e allo stesso Draghi.
E’ la richiesta di proseguire con una azione di governo che si liberi dalle miserie e dagli opportunismi politici del partito di Conte, che la stanno rallentando da mesi e ora vorrebbero fermarla del tutto.
Chi è d’accordo con Conte, e ancora pensa che i motivi della sua crisi siano nei punti, a suo dire, irrisolti che ha scritto, e non il suo opportunismo straccione e malriposto, è libero di farlo.
Chi pensa che la soluzione sia uno scostamento di bilancio, sostanzialmente stampare 50 miliardi di euro da elargire come misura pre elettorale, per poi farci pagare il conto con inflazione crescente e tasse, regga pure la coda all’uomo della disgrazia che ci sta facendo rischiare di perdere decine di miliardi di aiuti a breve e di progetti europei.
Forse gli italiani hanno capito che l’incompetenza di Conte è frutto della sua incontenibile invidia e voglia di vendetta sulla loro pelle. L’autoesaltazione dei mediocri è più rovinosa della pandemia.
Invito solo a riflettere sul fatto che quando questo Paese arriva al dunque qualcuno solleva la vandea popolare per ricacciarlo indietro. Lorsignori e giacobini si alleano inventando un autoritarismo inesistente e l’uomo giusto salta. E vincono i cialtroni. E’ già successo nel 2016. Non succederà ancora.