Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Nonostante ci siano contestazioni su chi sia la vera “queen” del corsivo la bella Elisa ha avuto il privilegio di essere chiamata a Propaganda Live dove ha dato dimostrazione della nuova lingua traducendo in corsivo il famoso discorso spagnolo di Giorgia Meloni. Un discorso molto sgradevole in italiano che però letto in quella maniera strascicata appare migliorato, forse perché così sembra assumere la sua vera identità.
La sua performance a Propaganda Live ha suscitato alcune polemiche e alle congratulazioni del conduttore Zoro si sono contrapposte invece molte critiche di telespettatori, sia per la disastrosa prova di lettura della tiktokker che per aver avuto una visibilità giudicata sicuramente immeritata. Alcuni commenti sono stati anche molto cattivi con le solite minacce e auguri di gravi malattie (il solito trito repertorio tipico degli odiatori seriali che trovano nei social il loro terreno più fertile per dimostrare la loro totale idiozia).
L’argomento con cui si è difesa dagli attacchi sui social è tipico della sua giovane età, la banale invidia delle “altre”, quelle che non hanno avuto la sua stessa possibilità e visibilità televisiva.
La Elisa tuttavia era già salita alle cronache per un fatto antecedente ancora più grave e che dovrebbe far riflettere molto, e seriamente, chi ne dovrebbe avere le competenze invece di perdersi nelle solite sterili, teatrali e incomprensibili diatribe politiche (vedi fatti recenti).
E’ successo a RDS Next, una WEB radio dedicata ai giovanissimi in cui il conduttore ha invitato Elisa a leggere alcuni bravi traducendoli nella nuova lingua. Elisa ha iniziato la traduzione di “Nel mezzo del cammin di nostra vita” e il conduttore le ha chiesto se sapeva chi era l’autore dei versi. La ragazza ha girato e rigirato il foglio che aveva in mano cercando inutilmente indicazioni al riguardo e alla fine ha detto che preferiva non fare nomi per non sbagliare. All’insistenza del conduttore ha finito con un “Boh, non ne ho idea!”.
Alla contestazione per la clamorosa gaffe e per la sua completa mancanza di cultura ha risposto “
“State facendo un dramma sulla Divina Commedia quando il 90% degli italiani non sa manco fare due per due Mollatemi, insegno il corsivo, non letteratura. Non lo sapevate neanche voi. Si scherza eh”
Ora l’anno scorso ricorrevano i settecento anni dalla morte del sommo e la sua Comedia è una delle poche opere che attraversa tutti i paesi e tutte le culture, viene tradotta, citata, riscritta in tutto il mondo, in Europa come negli Stati Uniti o in Giappone o in Africa. Esistono anche una versione cinese, russa, turca e versioni anche in lingue tradizionali come il gaelico o artificiali come l’esperanto e perfino una versione in dialetto romagnolo.
Con questa diffusione mondiale e capillare resta difficile concepire come una ragazza italiana, una di quelle sbarbine che si pubblica su Tik Tok vivendo nella illusione della realizzazione di sé attraverso il gradimento popolare e i likes dei visitatori, cada nella evidenza registrata di non sapere di cosa si parli quando compare la famosa frase.
E non è una ragazza comune, solo un’anonima sconosciuta di 19 anni priva della più elementare conoscenza, ma è invece una vera e propria Tiktokker con un seguito di ben 813.000 follower, giovani come lei che giornalmente leggono i suoi post.
Questa evidenza pone due domande, la prima naturalmente riguarda la scuola, dato che di Dante e della sua Comedia si parla dalle elementari fino al liceo, la seconda di come possa essere definita la vita di una giovane persona così priva delle più elementari basi di cultura e conoscenza.
Mi domando se sarà capace di leggere e capire un libro, sfoglierà mai un giornale, si renderà conto del mondo che la circonda, quello vero, non quello del social dove sembra vivere, saprà cosa è la politica.
Non lo so, so invece per certo che Alfonso Signorini sta valutando di inserirla nella prossima edizione di Grande Fratello Vip, che forse parteciperà ad un reality e che ultimamente ha aperto un canale privato a pagamento su Onlyfans “per creare un rapporto più stretto con i miei fans”. Insomma sta diventando una celebrità, probabilmente una meteora se non mette in mostra altre doti che al momento tiene nascoste, ma sta ottenendo quello che probabilmente era il suo sogno: non di essere stimata per cultura, saggezza e conoscenza, sia pure in giovane età, ma solo per avere visibilità e persone che ti seguono e ti mandano molti likes. Come se la tua stessa esistenza, il tuo stesso esistere fosse legato non a come sei veramente ma come ti considerano gli altri.
Noi di un’altra generazione restiamo a guardare stupiti e anche molto preoccupati. Preoccupati a ragione perché basta dare un’occhiata alle risposte a quei banali quesiti di cultura generale che vengono posti ai giovani candidati durante l’ultimo esame di maturità.
Quello della maturità è l’esame finale dopo cinque anni di studi che dovrebbero servire a formare l’uomo, a sanzionare con un esame il passaggio da ragazzo ad adulto, istruirlo e renderlo maturo per affrontare la vita, non solo lavorativa. Cinque anni che sia pur con le difficoltà della pandemia qualcosa deve pure aver insegnato loro, ai futuri nostri dirigenti, politici, economisti, ingegneri, architetti, insegnanti, informatici, specializzati eccetera.
Dalle risposte vengono fuori delle preoccupanti castronerie: che Gabriele d’Annunzio non era esteta ma un estetista, quella del Leopardi non era una siepe ma un cespuglio, Mussolini leader del Partito Comunista e infine che Liliana Segre, attivista, politica e superstite dell’Olocausto abbia subito anni difficili durante la seconda guerra mondiale perché era di colore!
Se poi alcuni candidati sono rimasti incerti e non hanno saputo dire chi fosse Sergio Mattarella credo ci sia veramente da preoccuparci e mi auguro che questi candidati non vengano assolutamente dichiarati maturi e promossi, ma vengano respinti con disonore con tanto di segnalazione ai loro incauti genitori.