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Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto  da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose. 

Che c'entra l'elenco del telefono che hai fatto, con .....
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Di Edoardo Fanucci
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Il mare
con le sue fluttuazioni e il suo andirivieni
è una parvenza della vita
Un'arte fatta di arrivi di partenze
di ritorni di assenze
di presenze
Uno .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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Il Leccione della Lecciona.

18/7/2022 - 21:05


La Lecciona.


Una porzione di territorio delimitato fra mare e via dei tigli e fra Viareggio e Torre del lago; molto conosciuta da una serie di fattori che vanno dalla particolarità della zona minidunale e dalla particolare clientela che la frequenta (ed ora istituzionalizzata).
La macchia attuale è in gran parte frutto dell’intervento dell’uomo. Infatti partire dal 1741 l’area costiera fu pesantemente rimboschita con pini e lecci, al fine di difendere le coltivazioni dai venti marini. Queste operazioni proseguirono fino agli anni ’60, quando si cominciò ad adottare un approccio più scientifico e a sostituire il pino con alberi più adatti all’ambiente. Nonostante queste intromissioni umane, sono state individuate qui numerose piante rare e addirittura alcune sottospecie endemiche.
È davvero miracoloso che questo grande bosco costiero, lungo oltre sei chilometri, si sia conservato senza troppi danni in un territorio la cui densità di popolazione è seconda solo a quella di Firenze. In parte ciò si deve alla presenza dal 1863 al 1944 di un grande balipedio militare, il cui ingresso era interdetto alla popolazione, e della Tenuta Borbone (esistente dal 1821 dal 1926). Successivamente, la nascita della coscienza ambientalista e l‘istituzione dell’area protetta nel 1979 riuscirono a salvare l’area prima che venissero apportati danni molto estesi.
 
Il comune di Viareggio rientrò in possesso dei terreni già parte della tenuta di caccia annessa alla villa solo nel 1926, dopo complesse vicende legali, come ci racconta un cippo marmoreo assai rovinato posto vicino al cancello della magione. In un documento dell’epoca si legge: “era stato violentemente usurpato alla municipalità di Viareggio nel 1818 per atto dispotico dell’allora duchessa di Lucca Maria Luisa, mentre l’importanza ed il carattere assunto dalla città reclamavano la destinazione ad uso pubblico della pineta come condizione essenziale per l’ulteriore futuro sviluppo dell’industria balneare e dei forestieri e come necessario elemento del suo miglioramento igienico e del suo incremento edilizio”. Quindi possiamo immaginare che senza la prepotenza della duchessa, la Pineta di Levante oggi non esisterebbe affatto.
Lecciona, Via dei lecci, tutto legato intorno a questo nome.
E cosa c’è di strano se la più vecchia pianta di Viareggio, oltre 500 anni, è un maestoso Leccio?
Pianta segnalata da Legambiente come albero monumentale in un servizio del 22 novembre 2014.
Questo "leccione" è inserito nell’elenco ufficiale degli alberi monumentali della Toscana (Legge Regionale 60/98) ed è citato nel “Catalogo degli alberi monumentali dell’Italia Centrale”.
Pensate che per abbracciare il suo tronco, ci vogliono almeno cinque persone! Ci pensate che ha resistito più di sua sorella Guercia nella tenuta Salviati?
Ora però ha bisogno di cure, una importante branca si sta staccando dal trono anche se si è cercato di provvedere con un “puntello” di travicelli!
 
 
 

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21/7/2022 - 18:23

AUTORE:
Otello

Caro bis-bis-bis-bis-bis-bisnonno
vetusto rugoso tosto e coraggioso
hai superato i confini del tempo
sconfiggendo il gelo la neve il vento
il fulmine le tempeste l'arsura
e ogni volta, vincendo la paura,
sei riuscito a crescere diventando possente
saldo stabile, pronto alla sfida col presente.
La tua enorme frondosa chioma ospita, generazioni
di nidiate e tante altre creature
sfrattate.
Offri ombra e frescura ai viandanti
mentre ascolti le storie intriganti
diverse interessanti e mai banali
perché sempre originali e personali.
Implori con le nodose braccia
che il cielo sia clemente e ti faccia
vivere ancora per poter testimoniare
ai posteri che solo lottando duramente
ci si può realizzare compiutamente!

19/7/2022 - 21:19

AUTORE:
u.m.

Alla destra del cancello che va alla villa Borbone c'è un sentierino a confine di un campo lavorato. Andando avanti si trova una recinsione (fasulla) a sinistra, più o meno alla linea di inizio della villa e qui, facendosi largo fra piante e sterpaglia, si trova una serie di fatiscenti casotti e il Leccione. E' una piccola intromissione in proprietà privata ma, vista l'incuria e la condizione di degrado, non credo si tratti di vero "peccato".
Se ti fermano non dire che ti ci ho mandato io!

19/7/2022 - 19:23

AUTORE:
Migliarinese

Mi piacerebbe sapere dov'è. Nelle mie gite in bici non ho mai avuto nè l'occasione nè la fortuna di incontrarlo.
Puoi essere più preciso?
Dove da via dei Tigli?
Dalla villa Borbone?
Grazie