none_o


Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Arabia Saudita
none_a
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
none_a
Dalla pagina di Elena Giordano
none_a
storie Vere :Matteo Grimaldi
none_a
Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
La pag. Di Alessandro Di Battista( a cura di BB, red VdS)
Teatrino & teatranti

27/7/2022 - 8:48


Nello stomachevole teatrino al quale stiamo assistendo (alleanze, veti, contro-veti, auto-candidature, speranze per poltrone che arrivano e depressione per poltrone che irrimediabilmente se ne vanno) più o meno tutti gli attori della politica si riempiono la bocca con queste parole: “volontà popolare”. Dicono di voler ascoltare i cittadini, di sostenere le loro istanze. Letta, eccitato come non lo si vedeva da tempo per il prossimo abbraccio con un pezzo del berlusconismo, sostiene che le strategie del PD siano condivise dagli elettori. Ma quando mai? 



Quando Draghi se ne è andato (perché se ne è andato lui) questi sepolcri imbiancati si sono strappati le vesti sostenendo che fosse stata violentata la volontà popolare. Evidentemente per loro contano solo i desiderata di Confindustria o quelli del Gruppo GEDI (a proposito, ieri Molinari, “il social media manager di Biden” che all'occorrenza fa anche il direttore di La Repubblica mi ha definito “uomo di destra”. Per lui sostenere la causa palestinese è di destra, mentre stare dalla parte dell'esercito di occupazione israeliano è di sinistra, o liberal, o cool). Al contrario, milioni di italiani che non votano più (i non votanti saranno milioni anche tra due mesi) non sono un problema. Anzi, per i politici professionisti sono un'opportunità.



I primi a violentare la volontà popolare sono coloro che la tirano in ballo solo quando gli conviene. Prendiamo le questioni armi in Ucraina e corsa al riarmo. La maggiora parte degli italiani è contraria. Lo era 5 mesi fa e lo è ancor più adesso. Inviare armi in Ucraina non serve a porre fine alla guerra, serve ad iniziare una nuova corsa al riarmo. Le armi che inviamo verranno ricomprate con denaro pubblico. E' la richiesta della NATO in fondo. Aumentare la percentuale del PIL in armamenti. Il tutto in uno dei momenti più drammatici dal punto di vista sociale dal dopoguerra.



Sapete quali sono le prime 6 aziende produttrici di armamenti al mondo? Lockheed Martin, Raytheon Technologies, Boeing United States, Northrop Grumman, General Dynamics e BAE Systems. Le prima 5 sono USA, la sesta è britannica. Stranamente Stati Uniti e GB sono i due paesi che più spingono sull'invio di armi in Ucraina e sulla corsa al riarmo. 



Su questo tema la volontà popolare viene ascoltata? Quanti partiti o movimenti hanno nel loro programma come primo punto lo stop all'invio di armi e lo stop all'incremento delle spese militari? In tutto ciò fior di procuratori antimafia e reporter liberi sostengono che molte della armi arrivate in Ucraina nei prossimi mesi finiranno nel mercato nero. Verranno dunque acquistate da gruppi criminali e gruppi terroristici. 



“Sarà un autunno difficile” ha commentato ieri Draghi. Per tutti, tranne per i produttori di armi.

+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri