Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
I TORMENTI DEL GIOVANE CARLO
Quando Carlo faceva il bravo ministro di Renzi in molti abbiamo provato a cambiare il PD. Poi dopo la caduta di quel governo, il migliore degli ultimi decenni, ci abbiamo provato ancora a far ritornare il PD alle ragioni della sua fondazione. Non ci fu niente da fare, se non costruire quello che mancava da un’altra parte.
Oggi Carlo vorrebbe, in pochi giorni, insegnare al PD come si fa il PD. Leva questo e quello, quegli altri mettili nelle liste proporzionali che nei collegi uninominali si vedono troppo. Faremo così anche noi, dice a Letta, con le nostre ultime arrivate.
Uno, Letta, vorrebbe tenere insieme chi era per Draghi e chi no, gli avversari del M5S e quelli che sperano di riaccarrozzarseli.
L’altro, Calenda, pretende dal PD quello che non può dargli: un partito riformista senza scivolamenti populisti. Un partito che abbia il coraggio di rivolgersi agli elettori e non impegnato a mettere insieme sigle e bandierine.
Calenda deciderà se continuare a dare spazio a questa sua tendenza di cercare alleati dove non ci sono. Dove, al massimo, troverebbe un’ammucchiata elettoralistica pronta a sfasciarsi dopo una sconfitta, o non trovare la quadra per mettere su un governo arlecchino.
Non sta facendo una bella figura neanche col suo elettorato, che non gli chiede di fare la mosca cocchiera del PD.Se poi, dopo anni di chiacchiere, preferisce andare con Fratoianni, Bonelli e Di Maio pensando che basti nasconderli nelle liste proporzionali, chiederà agli elettori di giocare a mosca cieca.
Italia Viva non cincischia sull’Agenda Draghi e costruisce il Terzo Polo liberaldemocratico che tanta parte degli italiani seri e responsabili aspettano.Una casa sicura, con le porte aperte, ma senza ridicoli calcoli e nessun opportunismo. Da noi c’è solo tanto da lavorare, prima e dopo la campagna elettorale.Quindi i tormenti del giovane Carlo per noi non diventeranno un tormentone. Stiamo andando avanti e se vuole sa dove trovarci