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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Unioni comunali PD San Giuliano Terme e Vecchiano
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di Mario Lavia-per Il Riformista
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Di Andrea Paganelli
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di Paolo Pombeni
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Giovanni Russo per: Unione Comunale PD Cascina
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
La voce del Serchio.

13/8/2022 - 14:11



Ho sempre pensato che l'estate è stata creata  per le persone felici.  Dal punto di vista di una persona infelice tutto è caos, esasperazione, persino questa luce che mette in risalto i contorni e il cielo che ostenta il suo essere terso. Che sia una felicità forzata o sincera l'elenco dei luoghi di vacanza, le facce sorridenti, le fotografie di piatti che traboccano pesce, spiagge affollate , corpi abbronzati e località esotiche è interminabile nel palcoscenico dei social. Una persona infelice si sente ancora più sola e incapace di godere dell'opportunità di questo periodo dell'anno.

Quest'estate non ho ancora visto il mare.

Forse perché mi ricorderebbe le volate in moto con mio marito per un paio d'ore di azzurro sugli scogli di Marina di Pisa. Ma era il viaggio, quell'ora di libertà sulla strada, gli alberi che ci scorrevano accanto, la pausa per una sigaretta guardando il paesaggio, la sensazione di avere ancora tanto tempo davanti. Invece no,  ce n'era ancora pochissimo e non lo sapevamo.

Così sono andata al fiume qualche volta, quella voce del  Serchio che mi fa sentire più vicina a lui ovunque sia.  Il suono dell'acqua sulle pietre, quello scorrere incessante che è lontano dalla confusione del mare, quasi meditativo. E che ci ricorda che tutto scorre, neanche la morte può fermare il tempo.

Ho  trovato una poesia di Gibran che leggo e rileggo per trovare un senso.

«Dicono che prima di entrare in mare

Il fiume trema di paura.

A guardare indietro

tutto il cammino che ha percorso,

i vertici, le montagne,

il lungo e tortuoso cammino

che ha aperto attraverso giungle e villaggi.

E vede di fronte a sé un oceano così grande

che a entrare in lui può solo

sparire per sempre.

Ma non c’è altro modo.

Il fiume non può tornare indietro.

Nessuno può tornare indietro.

Tornare indietro è impossibile nell’esistenza.

Il fiume deve accettare la sua natura

e entrare nell’oceano.

Solo entrando nell’oceano

la paura diminuirà,

perché solo allora il fiume saprà

che non si tratta di scomparire nell’oceano

ma di diventare oceano»

 

  Testo e foto di Patrizia Falconetti
 

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17/8/2022 - 1:23

AUTORE:
Sonia

Cara Patrizia, grazie per avermi fatto conoscere questa bellissima e toccante poesia che non conoscevo.
Il mare per te evoca ricordi felici, perche' spensierati, perche' unici e irripetibili con la persona di cui nessuno potrà prenderne il posto perche' insostituibile.
Quanto ti capisco!
Per me è l'autunno con i boschi, il muschio,i funghi e le castagne la stagione più bella, quella che mi offriva la possibilità di girovagare nel silenzio delle selve e vivere in un ambiente incantato, quasi fatato esperienze
meravigliose nelle quali sentivo di essere un tutt'uno con la natura ma soprattutto con il mio unico grande amore della mia vita.
Dopo diversi anni mi è capitato di tornare in quei boschi, anelavo dal desiderio di ripercorrere quei sentieri...ma nulla è stato non dico uguale ma nemmeno simile a quanto ricordavo.
Ho pianto di dolore, di delusione, di nostalgica malinconia, ho sentito un immenso vuoto dentro, incolmabile e irripetibile...per fortuna ho ancora vividi i momenti vissuti che sostano soltanto per me nel paradiso dei ricordi!

16/8/2022 - 9:14

AUTORE:
tiziana

è sempre utile ricordarsi che siamo solo una goccia di quell'oceano immenso.
se questa informazione non fosse dimenticata, sono sicura che la cattiveria sulla terra sarebbe assai meno.