Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Ho letto un articolo sulle donne del Maharashtra, india centro-occidentale che vengono incoraggiate a togliere l’utero per lavorare in pace senza soffrire una volta al mese per il ciclo mestruale, per essere quindi pagate e non rallentare il ritmo di lavoro di tagliatrici di canne da zucchero. Sapevo che di solito l’utero si toglie per un cancro o altre malattie legate a questo organo e questa notizia è stata per me una grande brutta sorpresa! Perché va a confermare che alla violenza sulle donne non c’è limiti e sembra non avere fine. Il mondo è pieno di orrori e di violenza commessi sul gentil sesso e, con i social e i mezzi di comunicazione che esistono oggi, le notizie arrivano correndo a tutte e a tutti, spesso in forma grezza per fare più effetto sulla coscienza di chi legge.
Leggere e prendere atto di quello che accade sulle altre donne ci aiuta? La consapevolezza e sentirci indignate o turbate, ci spinge all’azione per il cambiamento o può paralizzarci di fronte alla vastità del problema? Nel nostro quotidiano vogliamo cambiare qualcosa? Forse sì, cosa possiamo fare?
Non so rispondermi, so solo che invecchiando ho cominciato ad osservare meglio gli atteggiamenti e il linguaggio che usiamo nei discorsi comuni e quante volte anche noi donne siamo complici degli uomini.
Quando ero una bambina mi rifugiavo sull’aia di corte a guardare le nuvole del cielo e ricordo che desideravo tanto combattere l’ingiustizia e mi ero giurata che quando io fossi stata grande avrei studiato per quello.
Ciò che assistevo e vivevo ogni giorno era una violenza verbale e fisica tra mio padre e mia madre; qualche volta mia madre si ribellava e aveva tutti contro perché lei era una donna, una madre e una moglie e doveva sopportare tutti i soprusi che mio padre le faceva.
Questo fino all’età dei miei 10 anni, nel 1970, momento in cui mio padre mandò via mia madre perché voleva rifarsi una vita con un’altra donna che poi è diventata sua moglie. Certo è che mio padre, con il gesto di allontanamento di mia madre dal tetto coniugale, ha passato a tutta la comunità paesana di Migliarino e parentale un’informazione ancora più pesante delle sue labbrate sonanti e delle cintolate doloranti. Cioè sanciva che mia madre era una donna indegna di stare in una famiglia mentre lui godeva di una buona reputazione in quanto era un uomo.
A quel tempo non capivo le parole di commiserazione, ma non di solidarietà, della gente nei confronti di mia madre, però ho capito sempre più chiaramente che la storia dei miei genitori mi ha insegnato la strada.
È importante ribellarsi ad ogni situazione di sottomissione e svalutazione della donna e di ogni altro essere umano vulnerabile. Questo è un insegnamento da dare sempre e se vediamo queste situazioni prendiamo il coraggio di denunciarle alle cariche di competenza del territorio. Oggi ci sono più strumenti di prima almeno qui da noi, esistono strutture di accoglienza istituzionali, hanno vita varie associazioni. Le donne sono pronte per sostenere altre donne e insegnare loro la strada della indipendenza e libertà dai vincoli di violenza. Io nella mia piccola esistenza cerco di fare informazione per un linguaggio rispettoso dei due generi femminile e maschile, affinché le persone capiscano che è la prima prevenzione contro una violenza femminile. Il rispetto della donna come portatrice di vita, come persona che cura, che nutre il sociale e l’economia del mondo.
Il linguaggio patriarcale e sessista è ormai fonte di discussione in tanti luoghi pubblici, televisivi, radiofonici. Nelle pubbliche amministrazioni fanno corsi di formazione per un linguaggio non sessista, addirittura l’Accademia della Crusca ha organizzati online diversi corsi tra questi: la
lingua italiana in una prospettiva di genere. Chissà se nascerà nella lingua italiana una desinenza breve mono vocalica che indichi il neutro… e metterà donne e uomini d’accordo e in una situazione finalmente di pari dignità. Nutriamo insieme sogni per un futuro che mostri pari attenzione e conferisca pari potenzialità per tutte e tutti.
Paola Magli
Note:
Associazioni che possono essere utili.
www.casadelledonneviareggio.it - Via Marco Polo, 6, Viareggio LU Tel. 058456136
www.casadelladonnapisa.it – Via Galli Tassi, 8, Pisa Tel.050 550627
Telefono Donna Centro Antiviolenza 050 561628
Violenze di genere Pisa antiviolenza@ateneipisa.it Tel. 050 2215104
www.cifprovpisa.com Centro Italiano Femminile Provinciale Pisa Via F. Corridoni , 78, Pisa Tel.33305840708
Associazione Donne in Movimento Via Sant' Antonio 94, Pisa Tel. 050 220 1488