Caro Umberto tu rimpiangi la pineta, bella verde rigogliosa fruttuosa e io rimpiango la semplicità di quella vita, quando le persone si ascoltavano e si aiutavano.
Nella mia famiglia si cresceva con la festa della domenica e feste comandate insieme a nonni cugini zii dandoci una mano, adesso ognuno vive la propria vita in mezzo agli altri, non con gli altri...e sempre cellulare permettendo.
Questi costumi castigati è vero che erano facili da abbassare, ma mai come adesso che sono francobolli, e le ragazze avevano il senso del pudore tramandato dagli adulti ma soprattutto tenevano e mantenevano i loro tesori, quasi sacri oltre che preziosi, nascosti quasi inaccessibili... così era troppo? forse, magari, anche si...ma la mania di nudità che c'e' in giro e la costante voglia di mettersi in mostra e provocare non mi pare che sortiscano nulla di buono, anzi!

Dato che conoscevo solamente una persona non mi volevo sbilanciare, ma ora sono chiamato in causa: la foto me l'ha data il giovanotto, Renato Moncini, un caro amico trasferitosi in America tanto tempo fa, le ragazze sono migliarinesi e qualcuna ha una faccia familiare.
E' la Pineta che fa la differenza e che differenza; mentre noi crescevamo loro hanno cominciato a morire!

La baracca o la Pineta ? Sarebbe bello poter sapere i nomi di questa bella gioventù...