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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Marina di Pietrasanta
Gavia, "La Versiliana" le rende omaggio con una mostra originale

5/9/2022 - 16:39



Sabato 20 agosto nello stupendo parco della Versiliana di Marina di Pietrasanta si è tenuta la mostra di pittura di Gavia, per caso nel giorno del suo compleanno. Il laghetto delle Ninfee rifletteva i colori variopinti dei quadri esposti in un itinerario che portava il visitatore a sentirsi sempre più coinvolto e incuriosito.

Entrando nel parco si rimaneva colpiti dall’imponente Palazzo delle esposizioni e l’atmosfera era allietata dalle musiche provenienti dal vicino teatro all’aperto con le prove del balletto della Scala.

All’interno dell’area vengono ospitati solamente eventi di rilievo selezionati dal dott. Martini intervenuto alla mostra.

Il consulente artistico e responsabile della Versiliana ha portato il proprio saluto dicendo che era contento di accogliere Gavia dopo aver visto e apprezzato online le sue opere e questo giardino delle Ninfee “fiori stellati della purezza” lo aveva ritenuto adeguato per l’esposizione dei quadri.

Parenti e amici non sono voluti mancare all’intervento del critico d’arte Lodovico Gierut che ha esaltato i tratti della pittura di Gavia.

Ha sottolineato che ognuno deve saper fare il proprio lavoro e Gavia questo lo sa fare.

Paola Pasqualetti questo il nome all’anagrafe dell’Artista appartiene a quella categoria artistico culturale dove la professionalità è sempre accompagnata dalla passione.

Quando il critico ha affermato che alla Versiliana è passato il poeta D’Annunzio ha sollecitato Gavia, che come dice Gierut ha accarezzato il tempo e la memoria, a parlare del Vate.

La pittrice non ha esitato a dire che D’Annunzio che è stato protagonista in una delle sue innumerevoli mostre ha stimolato l’aspetto artistico soprattutto ha trovato nell’ Alcyone, dove il poeta si lascia trasportare al godimento della natura che lo circonda, un punto di riferimento. In alcuni suoi quadri ha usato colori più intensi, ha lasciato per l’occasione l’acquarello e ha usato l’olio.


La pittrice ha dichiarato:” Ad un certo punto quando ho iniziato con gli acquarelli che è la tecnica più difficile mi sono sentita liberata dal giudizio, dalla forma e ho giocato con l’acquarello perché c’è una reciprocità tra la mano dell’artista e l’acqua, nasce una storia d’amore, l’artista deve saper condurre l’acqua che definisco molto femminile. L’acqua è trasversale ti segue dalla nascita alla morte. A questo punto ho sentito che ero libera e che potevo anche cambiare il nome; aiutata da una delle mie figlie ho scelto Gavia, questo genere di uccelli sono segno di libertà”.


Si può aggiungere che fra le specie c’è la Gavia stellata che si addice a Paola perché i suoi quadri illuminano anche la notte.
Dal pubblico è arrivata una domanda riguardante un quadro definito “il cane blu”. Gavia ha risposto: “è un emblema della mostra dedicata a D’Annunzio che amava i levrieri ma in questo caso c’è anche un risvolto sociale. Mia figlia Alice fa parte di una associazione per la tutela dei “galgos” meravigliosi levrieri spagnoli che per una troglodita usanza nell’arretrato sud della Spagna vengono utilizzati per la caccia o corse clandestine e alla fine della stagione, quando non servono più,  vengono torturati e massacrati, anche questo in nome di una ingiustificabile tradizione”.


Dopo questa triste parentesi l’armonia è ritornata nel pubblico dove alcuni più attenti avevano visto in qualche pennellata un richiamo alla poesia “la pioggia nel pineto”.
Gavia si è detta soddisfatta che il pubblico abbia colto questi particolari segno di attenzione e apprezzamento della mostra. In illo tempore Paola, ha iniziato a sporcare di colore le mani e il viso sin da piccola nella natia Limiti (Via dei Palli) ora un rione di Pontasserchio.


Per concludere non si può che ascoltare ancora l’esperto Gierut che ha saputo permeare nel pubblico presente le sue peculiarità pittoriche. “In Gavia c’è la natura, c’è una gamma cromatica fatta poesia con un indiscusso procedimento nelle delicate stesure ritmate dagli azzurri e dai caldi abbracci del giallo-luce, del verde della speranza e del rosso dell’amore del sacrificio. C’è il tondo cioè il cerchio dell’assenza di divisioni, dell’unione del tempo e dell’eternità mentre delicatissima, pulsa la femminilità fattasi arte in ogni figura”.
 
 
 

Fonte: Marlo Puccetti
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