Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
I russi che guardano gli ucraini abbracciare i soldati di Kyiv e dicono: ma come?
Sarebbe dovuto succedere il contrario, ora Mosca fa i conti, anche in televisione, con i suoi errori. Il Cremlino vuole andare fino in fondo, ma si intravedono le crepe nella propaganda
I deputati di diciassette distretti di Mosca e San Pietroburgo hanno firmato una dichiarazione per chiedere le dimissioni di Vladimir Putin. La scorsa settimana erano arrivate altre due richieste simili, che accusavano il presidente russo di arrecare un grande danno alla sicurezza della nazione. Attorno al Cremlino, mentre gli ucraini avanzano verso il confine orientale liberando i territori occupati dall’esercito di Mosca, è venuta giù l’unità che aveva contribuito a rendere forte e martellante in Russia l’idea che l’“operazione speciale” contro l’Ucraina fosse un dovere, anche di facile realizzazione.
L’avanzata ucraina ha lasciato la propaganda di Mosca senza una linea ben definita da seguire, non soltanto in politica sorgono le lamentele nei confronti degli errori commessi sul campo di battaglia, ma anche in televisione gli esperti sono divisi e le divisioni lasciano intravedere un paese che si trova davanti a un errore enorme e irrimediabile.