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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

. . . uno sul web, ora, che vaneggia che la sua .....
. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
. . . mia nonna aveva le ruote era un carretto. La .....
. . . la merda dello stallatico più la giri più puzza. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Piccoli geni.

14/9/2022 - 16:06


Settembre è arrivato e con lui anche l’inizio per molti, dell’anno scolastico.
Oramai l’estate è alle spalle e lo sarà sempre di più. Le giornate lunghe di sole, piano piano lasceranno il posto a pomeriggi leggermente più tiepidi e giornate più corte. L’estate si sa, quando siamo bambini, è un momento di contatto con l’aria aperta, di corse, di giochi, di arrampicate sugli alberi, la natura ci è amica. Il corpo cambia, la fisicità cambia, le idee sono sempre pronte a venir fuori, la creatività esplode in ogni sua forma e diversità.
Il tornare a scuola, rinchiudersi in stanze, porre solo attenzione e lasciar morire tutto quello che un bambino vorrebbe manifestare, viene definito “ normale”. In realtà siamo davanti ad un insieme di credenze e di rituali, speranze e paure., mentre dovrebbe essere un processo di educazione alla libertà.
Ogni bambino è unico, unico è il suo modo di manifestarsi nel mondo, condizionarlo ad uniformarsi è un vero peccato.
Il condizionamento non favorisce l’intelligenza, ne la felicità, ma alimenta la paura.
Il condizionamento non favorisce l’amore, ma rende i bambini, futuri uomini apatici, perché disinteressati davanti a ciò che faranno, destinati ad andare avanti con le stesse miserie dei suoi educatori.
I bambini vanno educati alla vita, alla conoscenza di sé perché la vera ignoranza non nasce da chi non ha studiato, ma da chi non conosce se stesso.
La parola “educare” etimologicamente significa “tirare fuori”, perché dentro ciascun bambino è contenuta l’esistenza.
Certo è importante saper leggere, scrivere ed imparare un mestiere, ma questo non basta per comprendere la vita. La tecnica da sola non basta. Il giusto tipo di educazione, pur incoraggiando l’apprendimento di tecniche, dovrebbe aiutare il bambino a sperimentare il processo integrale della vita.
Non esiste un metodo per educare un bambino ad essere integro e libero. Fino a che le priorità saranno i metodi e gli ideali, nessun bambino verrà aiutato a liberarsi dal proprio egocentrismo, carico di paure e conflitti.
Quando un bambino viene formato sulla base di un ideale, il valore del bambino svanisce, perché quello che più interessa è il pensiero che passa nella testa di chi si prende cura di lui.
Il bambino va compreso per quello che è, non trasformato in qualcosa d’altro e condurlo all’esplorazione di sé, senza motivazioni o vantaggi personali, ma per fare questo c’è bisogno di figure di riferimento, educatori, insegnante, con una grande conoscenza di se stessi, senza essere legati a sistemi, ideologie, fedi. Il vero insegnante protegge i suoi ragazzi e li aiuta a progredire verso la libertà, ma può farlo solo se anche lui è una persona libera, non legato ad ideologie.
Ogni bambino è portatore di nuovi doni, ma se non troverà un vero maestro, non perderà il suo valore, ma non riuscirà a brillare.

 

Silvia Cerretelli

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20/9/2022 - 22:36

AUTORE:
silvia

È bello quello che hai fatto, cara Maghella. Spero che persone come te continuino ad esserci. Il mio mondo scolastico è meno fortunato del tuo. Grazie per gli auguri.
Un abbraccio

20/9/2022 - 11:04

AUTORE:
Maghella

Ho trascorso la mia vita tra le mura scolastiche piena di entusiasmo fino all'ultimo giorno, ho seminato tanto e forse qualche risultato l'ho ottenuto...il più delle volte però quando genitori e nonni ci hanno creduto e collaborato...senza imporsi.
Anche il medico più preparato e disponibile non sa mai quando e quanto i suoi "rimedi" gioveranno sul serio perché la risposta individuale dipende da molteplici fattori, spesso indipendenti dalla volontà o dalla professionalità di chi li mette in opera.
Auguri per il nuovo impegno annuale.

19/9/2022 - 14:21

AUTORE:
silvia

Cara Maghella, prima di tutto grazie per aver impiegato il tuo tempo a leggere il mio scritto e anche per averlo commentato. È stato per me un piacere leggerti.
Il pensiero che riporto qua non vuole togliere niente all'insegnamento, ma anzi ad approfondirlo con consapevolezza. Come riporto nel testo, è importante studiare. Quello che noto frequentando gli ambienti scolastici è che l'attenzione non è su chi abbiano davanti i professori, le professoresse, ma sul programma da svolgere. Mi spiegherò meglio. Se a scuola si insegna la poesia, che io amo tantissimo, pretendere che i bambini le bambine, i ragazzi le ragazze, la imparino a memoria, non ha nessun valore se quella poesia non fa scoprire il poeta che c è il loro, e così vale per tutte le altre materia. Quando mi riferivo ad "educare alla libertà della vita" non aveva niente a che vedere con "ragazzi, ragazze fate come volete", perché la vera libertà non nasce da fare ciò che si vuole, ma dalla conoscenza di chi siamo. Imparare a conoscere i propri limiti. Educare alla libertà è la più grande forma di rispetto e di amore che un insegnate una insegnante, possa dimostrare ai propri alunni, alunne. Quando un bambino, bambina non riesce in una materia, spesso viene considerato svogliato, e il giudizio che nasce non valorizza quello che è il bambino o la bambina, ma ne decapitata la testa,e nasce il sentimento di vergogna. Questo non è educare questo è mettere paure dentro un essere umano che per sua natura è unico ed irripetibile e che in quello che dentro porta, ha il diritto di essere ascoltato, e rispettato. Le emozioni di un essere umani meritano il posto d'onore nella piramide della vita e se un essere umano non viene educato, educata a sentirle, a sentire cosa per lui, lei, va bene e cosa no, cosa a lui, lei, piace e cosa a lui, lei, non piace,che piangere va e fa bene,e che non è un emozione da "femminuccie", ma anche i maschi hanno il diritto di farlo senza vergogna, che quando si è arrabbiati lo si può essere, che non ci si deve vergognare per quello che siamo..... si può imparare tante cose, ma lo si farà solo con la mente, fino a che arriverà il giorno in cui il cuore reclamera` la propria attenzione. Ribadisco che per fare questo sono necessari, necessarie, insegnanti consapevoli e che abbiano risolto i loro conflitti interiori e che abbiano il senso della vita come fonte di gioia, d'ispirazione e curiosità, sempre e comunque, ma nella natura di chi si ha davanti senza la pretesa di cambiare niente e nessuno, ma solo di fare emergere ciò che deve emergere.
Quando un essere umano non si sente accolto è molto probabile che sviluppi caratteristiche autosabotanti.
Forse è proprio per questo che dopo, da grandi, per salvarci la vita si fanno altri percorsi.
Sul finire delle cose, tengo a precisare che non sono contro niente e che se le cose esistono è perché hanno il diritto di esistere,ma dal mio piccolo spazio sono certa che le coscenze cambieranno e con esse il mondo.
Un caro saluto.
Silvia

17/9/2022 - 14:40

AUTORE:
Maghella

I bambini, molti dei quali figli e magari nipoti unici, sono stati lasciati liberi di fare cio' che vogliono per mesi perche' gli adulti non sanno imporsi o non vogliono dare un minimo di regole altrimenti sarebbero costretti a seguirle, quindi meglio lasciar stare...sono però subito pronti a criticare insegnanti, allenatori ecc e a mettere in discussione qualunque metodo...naturalmente parlandone o lamentandosi a voce alta in presenza dei figli.
Pretendono di tutto e di più anche quello che sanno benissimo di non riuscire a fare...peccato che gli insegnanti non hanno manuali da prodigio ne' bacchetta magica ne' sono in grado di fare miracoli...
Per fortuna la natura umana ci lascia tutti sbalorditi per il ribaltamento delle situazioni di partenza e per i progressi individuali che si verificano hnonostante l'ottusità e l'arroganza dei tuttologi.
Cari bambini ragazzi e edolescenti
affidatevi agli insegnanti e con umiltà cercate di capire, di comprendere e studiare perche'fare i furbetti non è detto che giovi!

15/9/2022 - 18:34

AUTORE:
Franca

Negli ultimi anni ho conosciuto ottimi maestri. mi auguro che ce ne siano molti altri che rispettino i tempi e i bisogni di bambini e bambine