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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Marina di Vecchiano -giovedi 4 luglio
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Circolo ARCI Migliarino-6 luglio
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Io, Medico
ASMA

21/9/2022 - 12:23


L’asma bronchiale è una malattia delle vie respiratorie caratterizzata da un’esagerata reazione dei bronchi ad uno stimolo, spesso, ma non sempre e non solo, di tipo allergico.

 

Questo stimolo che in un individuo normale non è in grado di dare nessun problema in un soggetto asmatico invece può causare un’eccessiva contrazione della muscolatura bronchiale tanto da rendere difficoltosa la respirazione.

 

Nell’attacco asmatico la parte della respirazione resa più difficoltosa è quella “espiratoria” cioè l’emissione dell’aria all’esterno, mentre l’inspirazione (immissione di aria nei polmoni) continua ad avvenire normalmente. La difficoltà respiratoria causata dallo spasmo dei bronchi è resa ancora più grave da un’eccessiva produzione di muco, che contribuisce a restringere ancora di più le vie aeree.


Osservando il paziente durante un attacco asmatico si può osservare che ad una rapida e facile inspirazione segue invece una lenta e difficoltosa emissione dell’aria all’esterno, molto spesso accompagnata da rumori bronchiali come fischi e sibili respiratori.
È il sintomo caratteristico, quello che fa subito pensare ad un attacco asmatico.


Riguardo alla malattia il termine “attacco d’asma” sta ad indicare che si tratta di una patologia che si verifica in maniera episodica, occasionale, intervallata da periodi più o meno lunghi di completo benessere. In condizioni normali, infatti, le vie respiratorie, del resto sanissime, sono perfettamente funzionanti. Solo quando compare lo stimolo che causa la contrazione della muscolatura bronchiale la macchina si guasta, a volte purtroppo anche in maniera molto grave.


Lo stimolo più frequentemente in causa per l’attacco asmatico è quello allergico, ma attacchi asmatici si possono avere anche durante malattie infettive, inalazioni di irritanti (profumi, soluzioni detergenti, fumi), sforzi fisici intensi, forti emozioni.

 

Lo stimolo allergico, chiamato “allergene”, è rappresentato principalmente dalla polvere domestica (nasconde un microscopico acaro), dai pollini, muffe, alcuni alimenti, farmaci, la forfora degli animali.


Succede che quando l’organismo entra in contatto con queste sostanze (allergeni), le riconosce come estranee e produce contro queste degli anticorpi come se ritrattasse di agenti esterni da cui difendersi. Con il contatto ripetuto questi anticorpi diventano sempre più numerosi e quando vengono di nuovo a contatto con l’allergene lo attaccano come se fosse un agente estraneo, dannoso, qualcosa da distruggere. Da questa unione allergene(antigene)-anticorpo prende origine una cascata di reazioni chimiche che ha come risultato finale, nel caso che l’individuo sia asmatico,  l’infiammazione dei bronchi e lo spasmo bronchiale.


Non sappiamo esattamente perché alcuni individui sono asmatici ed altri non lo sono. In generale si osserva una certa predisposizione familiare. Nelle famiglie di persone asmatiche si trovano spesso soggetti con asma o con malattie allergiche come riniti o congiuntiviti, lo stesso paziente asmatico nell’infanzia può aver sofferto di dermatite atopica (eczema) o altre malattie allergiche. Sono tutte forme in qualche modo predisponesti alla comparsa in seguito di episodi asmatici.

 

Sul motivo del forte aumento della malattia negli ultimi si tende a pensare che la produzione di sostanze chimiche sempre più sofisticate da parte dell’industria abbia dilatato moltissimo la possibilità che qualcuna di queste possa scatenare un episodio asmatico. L’identificazione degli allergeni poi non è semplice e talvolta addirittura impossibile. Se riuscissimo ad identificarle saremo in grado però, in una certa misura, di prevedere e prevenire i nuovi attacchi.
 
La terapia dell’asma varia a seconda della gravità del problema.


Nei soggetti che hanno episodi isolati, alcuni solo uno o due nella loro vita, non importa far niente, limitandoci ad una terapia sintomatica nel momento dell’attacco.

Nei soggetti con attacchi più gravi o più frequenti oltre alla terapia dell’attacco acuto (oggi abbiamo a disposizioni farmaci sempre più sicuri ed efficaci), bisogna prima di tutto cercare di evitare le occasioni d’incontro con l’allergene scatenante. Se questo è un alimento o un farmaco conosciuto lo evitiamo, se è un animale magari domestico cerchiamo di stargli lontano.


Più difficile è evitare l’incontro se si tratta di pollini o di polveri di casa. La casa dell’asmatico, a proposito, e specie la camera dove si trascorrono molte ore, dovrebbe essere priva di ogni oggetto che possa trattenere la polvere come tappeti, tende, copriletto, moquette. La pulizia dovrebbe essere effettuata preferibilmente con sistema umido o con panni acchiappa-polvere. Ricordarsi anche di cambiare con regolarità i filtri del condizionatore d’aria, oggi sempre più presenti nelle abitazioni.


Nel caso di allergia ai pollini esiste un calendario stagionale di frequenza che può essere d’aiuto, ma in questo caso è difficile evitare il contatto antigene-anticorpo per la diffusione enorme degli allergeni e bisogna affidarsi con maggior frequenza alla terapia farmacologica, che di solito deve essere protratta per tutta la stagione primaverile. Non c’è da spaventarsi però perché i pollini sembrano con maggiore frequenza essere responsabili di allergie minori come riniti e congiuntiviti allergiche.


La terapia, di esclusiva competenza medica e specialistica, si avvale di preparati antistaminici, cortisonici, broncodilatatori, ossigeno (in emergenza) ed antinfiammatori di ultima generazione.
Molti di questi, sotto forma di spray, sono confezionati in bombolette o sono polveri in contenitori sempre più strani e tecnologicamente avanzati che hanno lo svantaggio di costare molto ma il vantaggio di avere minimi effetti collaterali di tipo generale poiché le dosi sono ridotte veramente al minimo e non causano gravi effetti collaterali.


Sono terapie che vanno fatte per periodi molto prolungati, talvolta in maniera permanente ed ottengono risultati straordinari nella prevenzione delle crisi fino a casi di guarigione completa.

Come terapia collaterale si consiglia di bere molto per rendere più fluido il muco che si accumula nei bronchi, causa aggiuntiva d’ostruzione bronchiale.


Riguardo l’asma che compare in seguito ad esercizio fisico, il nuoto sembra essere lo sport di gran lunga più adatto. Diversi campioni di nuoto sono infatti asmatici, a dimostrazione che l’ambiente caldo-umido della piscina è in grado di ridurre molto l’incidenza e gli attacchi di questa malattia.
 

 
 
 
    
                                                                                  
                                          

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