In questo nuovo articolo di Franco Gabbani si cambia completamento lo scenario.
Non avvenimenti storico- sociali, nè vicende di personaggi che hanno segnato il loro tempo.Il protagonista è questa volta è il fiume Serchio, l'attore sempre presente nella storia del territorio, con grandi vantaggi e tremendi disastri.
Ma non manca il tocco di Franco nell'andare ad esaminare grandi lotte politiche e piccoli episodi di vita comune legati al compagno di viaggio nella storia del nostro ambiente.
SUL SERCHIO
Seduto sotto un lauro
godo l'ombra d'april tacita e pura,
ride e si specchia l'anima,
sotto la maestà della natura,
anche la mente medita
sul mondo vasto e la fralezza umana:
i miei pensieri corrono
verso una macchia oscura, un po' lontana.
L'occhio contempla attonito
qual della vita sia lieto il sentiero
ed assopito, immemore,
invisibile all'uomo regna il mistero.
Mentre dall'acque s'alzano
muggini allegri e, forse, innamorati;
sopra gli allori cantano
i merli e gli usignoli appassionati,
fioriscon l'erbe tenere
sotto al tiepido sol di primavera,
le violette donano
grato profumo al vento della sera.
Tutto è sereno, e, tacita,
l'anima mia s'arresta a contemplare
del Serchio l'acque placide
che silenziose van-lontano-al mare.
Primo Mazzanti (Madonna dell'acqua)