In questo nuovo articolo di Franco Gabbani si cambia completamento lo scenario.
Non avvenimenti storico- sociali, nè vicende di personaggi che hanno segnato il loro tempo.Il protagonista è questa volta è il fiume Serchio, l'attore sempre presente nella storia del territorio, con grandi vantaggi e tremendi disastri.
Ma non manca il tocco di Franco nell'andare ad esaminare grandi lotte politiche e piccoli episodi di vita comune legati al compagno di viaggio nella storia del nostro ambiente.
Continuiamo la ricerca delle poesie, o scritti vari, dove si parla del Serchio.
In seguito verranno pubblicate a coppie per non annoiare, questa volta i personaggi devono avere libero lo spazio.
LA CANZONE DEI SOMMOZZATORI
Dove il Serchio sfocia al mar,
dove il Serchio sfocia al mar,
c'è un bel villaggio;l
à ci stan dei marinar,
là ci stan dei marinar
tutto coraggio.
Li comanda Belzebù,
li comanda Belzebù,
ch'è il capobanda,
e una stella di lassù,
e una stella di lassù
li veglia blanda.
Senza leggi né timor,
senza leggi né timor,
pochi ma uniti,
son dei porti i violator,
son dei porti i violator,
sono gli Arditi.
È successo a Gibraltar,
è successo a Gibraltar,
che sei trasporti
si son visti calumar,
si son visti calumar,
tutti contorti.
Dove il Serchio sfocia al mar,
dove il Serchio sfocia al mar,
c'è un bel villaggio;
là ci stan dei marinar,
là ci stan dei marinar
tutto coraggio.
I ragazzi della Decima Mas di Bocca di Serchio (1941)