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Contenzioso Ex Cava di San Frediano: il Comune di Vecchiano e il Comitato Asbuc Vecchiano, Avane, Nodica e Filettole raggiungono l’accordo transattivo che mette fine alla vicenda giudiziaria. Angori e Canarini “Un accordo transattivo di circa 1milione e 100mila euro, di cui 700mila saranno impegnati per il progetto di recupero ambientale della ex cava, a cura del nostro Comune”
Vecchiano, 30 settembre 2022 – Approvato a maggioranza nella seduta del Consiglio Comunale del 29 settembre l’accordo transattivo tra il Comune di Vecchiano e il Comitato Usi Civici di Vecchiano, Nodica, Avane e Filettole che mette fine al lungo contenzioso tra l’ente e lo stesso comitato per la gestione della Ex Cava di San Frediano e, libera le casse del bilancio comunale dal vincolo di accantonamento delle risorse economiche, come previsto dalla sentenza del 2018.
“Un risultato fondamentale e importantissimo per la nostra Amministrazione Comunale, il Comune di Vecchiano e tutta la comunità vecchianese. Nello specifico, ecco da cosa è costituita la transazione tra le parti che annulla la sentenza: il Comune di Vecchiano si impegna a far fronte ai lavori che contribuiranno alla migliore conservazione ed alla salvaguardia del sito, anche dal punto di vista del suo recupero ambientale. A tal fine è stato elaborato da parte del Comune di Vecchiano lo studio di fattibilità per la riduzione del rischio caduta massi e allegato a questo atto per un importo complessivo di euro 700.000,00 inclusa IVA dovuta per legge.
Inoltre, il Comune di Vecchiano riconosce all'Asbuc, sempre a titolo transattivo, un importo pari ad euro 375.000,00, di cui euro 213.708,40 già versati con mandato di pagamento n. 1504 del 14.06.2019 in esecuzione dell’accordo Rep 3428/2019 sottoscritto in data 29.04.2019 per la sospensione dell’esecuzione della sentenza n. 5/2018 della Corte di Appello di Roma . La somma risultante pari ad Euro 161.291,60 verrà pagata ad Asbuc a mezzo emissione di specifico mandato di pagamento, entro e non oltre 7 giorni dalla sottoscrizione dell’atto. Con la sottoscrizione di questo accordo e subordinatamente all’adempimento degli impegni assunti dal Comune di Vecchiano, le parti rinunciano al giudizio pendente in Cassazione”, afferma il Sindaco Massimiliano Angori. “Un traguardo raggiunto con il voto a maggioranza di Insieme per Vecchiano e l’astensione del Gruppo Consiliare Un Cuore per Vecchiano. E’ andato inoltre in scena il netto tentativo di strumentalizzazione del Consiglio Comunale da parte del Gruppo Vecchiano Civica, che ha preso a pretesto la questione delle Commissioni Consiliari, perfettamente ininfluente per la questione Asbuc, per disertare la seduta consiliare e non esprimersi proprio su Asbuc. Il motivo? Molto semplice: il Capogruppo Roberto Sbragia non avrebbe saputo come votare visto che alcuni suoi consiglieri, a gennaio 2021, avevano apertamente appoggiato i vertici del vecchio Comitato Asbuc, che spingevano per tornare a un uso massiccio della ex cava per fini di sfruttamento intensivo del sito, in una logica di profitto commerciale e, che, in tempi non sospetti, nel 2019, avevano minacciato di pignorare le casse comunali. Salvo poi raggiungere un primo accordo transattivo sempre con la nostra Amministrazione Comunale.
“Una assenza, quella di Vecchiano Civica, con i suoi consiglieri che tra l’altro hanno seguito il Consiglio nella platea, politicamente ingiustificabile per più motivi; il nostro Ente ha convocato nei tempi opportuni il Consiglio Comunale, al di là di quanto affermato dal gruppo di minoranza.
Gli atti in votazione sono stati tutti spediti nei tempi idonei; era possibile, soprattutto per coloro che hanno deciso di candidarsi a consigliere comunale del territorio, chiedere gli approfondimenti che si fossero ritenuti necessari; inoltre abbiamo svolto, nei giorni precedenti il Consiglio, anche una apposita Conferenza dei Capigruppo per approfondire i temi all’ordine del giorno e soprattutto l’atto transattivo di Asbuc, conferenza che anch’essa ha visto l’assenza di Vecchiano Civica con la partecipazione, di Ipv e di Un Cuore per Vecchiano.
Inoltre, anche per esempio dell’atto transattivo, era possibile chiedere la documentazione agli atti dell’ente, oltre che partecipare alle assemblee del Comitato Asbuc di Vecchiano, per essere adeguatamente edotti sul tema. Appare dunque evidente che si dia atto a una protesta senza fondamento oggettivo, al solo fine di strumentalizzare certe questioni, di non prendere parte alla votazione su Asbuc in modo pretestuoso, e non certo nell’interesse collettivo dei cittadini e delle cittadine di Vecchiano che da oggi, con l’accordo portato in fondo dalla nostra Amministrazione Comunale con il Comitato Asbuc, tornano ad avere un bilancio libero dai vincoli di questa vicenda giudiziaria”, aggiunge Angori.
“Il raggiungimento dell’accordo è un evento straordinario, perché è necessario ricordare che era ancora pendente, per il nostro Ente, il livello di giudizio della Cassazione che, se avesse confermato la sentenza, avrebbe costretto il Comune a pagare l'intero importo della condanna, oltre 2 milioni e 158mila euro, a fronte del milione e circa 95mila euro che il Comune esborsa con l’accordo transattivo”, spiega l’Assessora con Delega all’Ambiente e agli Usi Civici, Mina Canarini. “Il primo interesse pubblico, dunque, viene dunque perseguito in una ammortizzazione della cifra con una spesa pubblica che ammonta alla metà circa dell’intero importo, cifra in cui è compreso, peraltro,anche il recupero ambientale del sito, cui comunque il Comune avrebbe dovuto provvedere a prescindere, dal momento che 700mila euro dei soldi spesi dal Comune per l’atto transattivo saranno impegnati proprio per il ripristino ambientale e la riduzione del rischio caduta massi della ex cava, a tutela di tutta la nostra collettività”, sottolinea Canarini.
“La scelta dell'atto transattivo, già avviato nel 2018 e portato avanti in quel caso col “vecchio” Comitato Asbuc di Vecchiano, si dimostra pertanto una netta presa di posizione da parte del Comune di Vecchiano e della sua Amministrazione Comunale che intende tutelare l'interesse di tutta la comunità e salvaguardare così le casse comunali a beneficio di tutti i cittadini” affermano il Sindaco Angori e l’Assessora Canarini. “In nome di questo interesse non è mai venuto a mancare, inoltre, da parte di questa Amministrazione Comunale l'intento dialogico sia con il precedente Comitato sia con l'attuale Comitato Asbuc, che a sua volta ha organizzato delle assemblee informative per i cittadini, dal suo insediamento avvenuto a gennaio 2021”.
“Una sorta di cerchio che si chiude, grazie al quale l'ente va a risolvere questa situazione, liberando le casse comunali dal vincolo di accantonamento di risorse finanziarie e, contemporaneamente, agendo in un'ottica di tutela ambientale, quella che comunque è stata sempre a cuore al Comune di Vecchiano che, a suo tempo, ha inteso chiudere l'attività estrattiva delle cave, proprio per il benessere ambientale del nostro territorio e più in generale di tutti i cittadini, venendo meno alla logica del profitto di alcuni singoli, e agendo, piuttosto, in nome dell'interesse collettivo”.