Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
In quasi tutte le culture è ritenuto obbligo morale “far visita alle persone inferme”: per il cristianesimo è una delle sette Opere di Misericordia.
Quando si va in visita, secondo le circostanze, si possono portare dolciumi, fiori, profumi….qualcosa da leggere.
Ma il dono più prezioso, che non si vende e non si ompra, sarà tenere stretta tra le nostre mani la mano della persona, donna o uomo, cui stiamo facendo visita.
Tenere, stringere, accarezzare lievemente mani che furono operose e che ora sembrano diventate inutili. Il contatto tra di noi e specialmente tra le nostre mani fa bene al corpo e nutre il cuore di entrambi.
I cuccioli e le persone anziane hanno grande bisogno di essere toccate e invece spesso vivono senza contatti se non di accudimento da parte di persone specializzate; prezioso contatto, ma non sufficiente a nutrire il bisogno di calduccio e di affettività.
Ricordiamocelo; prendiamo quelle mani tra le nostre e così oltre alle parole fluirà tanto affetto che è vera e propria cura.
Matilde Baroni