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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Il Menarca e la vita ciclica

5/10/2022 - 9:19

 
Il menarca, ovvero la comparsa della prima mestruazione, è un momento importante nella vita di ogni donna.
La parola MENARCA è un termine che deriva dal greco ed è composto da “mén” ovvero mese e “arché ” inizio, indica quindi il carattere ciclico dato dall’inizio delle mestruazioni.
Per le ragazze che vivono questo passaggio è l’inizio di un viaggio caotico di trasformazione del proprio corpo e del proprio sentire, l’inizio del viaggio nella vita ciclica.
Che cosa significa vivere una vita ciclica?
In una società come la nostra improntata su una visione lineare del tempo è complesso seguire la propria vita ciclica perché il tempo è appunto scandito da un calendario, quello gregoriano, che è molto lontano dall’armonia dei cicli lunari e ciò crea in tutti, ma soprattutto nelle donne una discrasia tra il sentire naturale ed il tempo che apparentemente scorre in maniera lineare.
In una società come la nostra basata quasi esclusivamente sui valori di produttività è complesso far arrivare il concetto che le donne vivono differenti fasi e di conseguenza differenti modi di essere produttive e che la produttività non può essere lineare e connessa solo alle azioni che svolgiamo ma che possiamo essere produttive anche semplicemente “stando” senza fare azioni. Quello “stare” quell’essere ci porterà quando arriveremo alla fase in cui siamo più attive ad avere una produttività maggiore perché sostenuta da un lavoro interiore che abbiamo fatto in precedenza.
Seguire una vita ciclica significa dare lo stesso potere al fare e all’essere perché avremo delle fasi in cui ci sembrerà molto naturale stare in un atteggiamento attivo nei confronti della vita e delle fasi in cui sentiremo il bisogno di stare e basta, di ritirarci all’interno di noi stesse per ritrovare una nuova energia più consapevole nella fase successiva.
Come possiamo trasmettere tutto questo alle nostre figlie e figli, futuri uomini che si interfacceranno attraverso le future compagne e figlie su questa tematica?
Attraverso l’esempio in primis:
avere un buon rapporto con il proprio corpo e superare tutta una serie di tabù ci porta a dare il giusto esempio ai nostri figli, non significa che noi come genitori dobbiamo essere perfetti, perché non lo saremo mai, ma significa vivere su di noi quello che vorremmo trasmettere ai nostri figli.
Tornando al mondo femminile, il viaggio del menarca è un viaggio che segna l’entrata della bambina nel cerchio delle donne, occorre quindi spiegare che cosa significa questo e quali sono i doni che avrà l’opportunità di vivere attraverso il ciclo.
Questo passaggio è fondamentale per ogni donna oltre che per le bambine perché chiude un cerchio energetico che ci permette di entrare in una nuova fase creativa della vita, è un passaggio che si può fare a qualsiasi età, non è mai troppo tardi per prenderci la responsabilità di recuperare ciò che non ci hanno fatto vivere e decidere di viverlo al meglio.
E’ qualche anno che mi occupo di questo tema e spesso accompagnando le bambine attraverso i laboratori della Fata del Grembo mi sono resa conto che il lavoro da fare è soprattutto riferito alle mamme; ho creato così una cerimonia del primo sangue e attivazione del potere creativo che dà la possibilità alle donne adulte di qualsiasi età di recuperare questo passaggio troppo spesso vissuto nell’indifferenza.
Celebrare il proprio menarca ci mette in una posizione differente rispetto alle nostre figlie, ci mette nella posizione di vivere su di noi ciò che vorremmo trasmettere a loro in modo da dare un esempio da poter seguire, così possiamo accompagnare le nostre figlie e i nostri figli verso un ascolto attento dei loro bisogni, verso una consapevolezza nuova del proprio corpo e dell’alternarsi della vita ciclica.
La strada verso la riscoperta del femminile è una strada fatta di ascolto che ci apre al mondo dell’invisibile e ci permette di vivere il nostro vero potenziale, è una strada ancora sconosciuta che possiamo decidere di percorrere affidandoci.
Durante i laboratori con i bambini dove racconto la Storia della Fata del Grembo mi piace rappresentare questo passaggio come un passaggio magico che ci permette di dare vita alla nostra energia creativa, questo fa sì che ci si sposti da un significato procreativo della mestruazione ad uno molto più ampio che è quello creativo.
Con la mia energia creativa posso creare un figlio fisico ma posso creare anche e soprattutto i miei desideri i miei sogni e quello che voglio essere.
Portare questo messaggio significa liberare le bambine da vecchi schemi limitanti e aprirle alle mille possibilità offerte dalla vita.
 
Nadia Saracco
 
 

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6/10/2022 - 11:16

AUTORE:
Silvia

Cara Nadia, mi trova perfettamente incline al suo pensiero e non meno al suo profondo modo di esprimere la sua femminilità e quella di tutte noi donne. L'energia creativa,è stata largamente profanata dalla società patriarcale, perché vista come una minaccia. Le mestruazioni come tale quindi, prima considerate sacre, sono divenute oggi una cosa sporca. La donna mestruata era vista come un energia distruttiva, capace di procurare la morte al solo tatto e per questo era limitata nel muoversi, nel toccare e nel vedere.
Questo è influenzato tanto il pensiero femminile verso le mestruazioni, infatti ci sono donne ad oggi che vivono questo momento come un impedimento, un odore fastidioso, una sensazione sgradevole addosso, che impedisce di vivere serenamente anche i rapporti legati alla sessualità. È necessario capire dentro ogni donna cosa avviene. Noi siamo anche le credenze delle nostre ave e questo va ricapitolato o accettato. È importante partire da noi, dall'accattazione della nostra energia femminile come dice giustamente lei, ciclica, creativa che ci conduce a spostare l'attenzione non solamente sul momento della mestruazione, ma su tutto il ciclo mensile, che come ci ricorda Jung la donna è connessa e ciclica :Vergine, Madre, Incantatrice, strega.
Non vergogniamoci di un dono così prezioso, non releghiamo solo alla scienza ogni spiegazione, viviamo l'arte della creazione attraverso il corpo ed i sensi.Questo aiuterà anche il mondo maschile. Da quando le donne non donano più il suo sangue alla madre terra essa va distruggendosi.
Bell'articolo!

6/10/2022 - 8:29

AUTORE:
Vica

Sarà che da cerimonie celebrazioni e riti sono un po' allergica perche' li associo a quelli tribali, ma trovo il tutto eccessivo per un evento intimo e biologicamente naturale come questo che, se ben spiegato semplicemente in modo scientifico , risulta esaustivo senza l'aiuto delle fate...l'immagine invece la trovo talmente esplicativa da essere "offensiva" per la mia vista pudica...pur comprendendo le buone intenzioni...