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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Marina di Vecchiano -giovedi 4 luglio
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Piccole storie
I giganti sul lago

8/10/2022 - 11:11

 
Il lago, negli anni Trenta, è stato utilizzato anche come luogo di addestramento per le squadriglie di idrovolanti di Italo Balbo, che su quello specchio d’acqua provavano gli arrivi e le partenze di gruppo.


Serviranno per la grande impresa italiana della traversata dell’Atlantico che vedrà alla partenza dall’aeroporto di Roma, alle ore 4,38 del 1° luglio del 1933 ben venticinque velivoli Savoia-Marchetti, giusto vanto della nostra industria aeronautica in quegli anni all’avanguardia sia come mezzi che come piloti. Sotto la guida di Italo Balbo attraverseranno Olanda, Irlanda, Islanda ed affronteranno l’Atlantico puntando sul Canada ed infine su Chicago. Ritorneranno passando da Lisbona ed il loro trionfo in campo internazionale inorgoglirà Mussolini per il successo ottenuto dal Paese, ma lo renderà geloso di un personaggio che col tempo rischierà di oscurare lo stesso Duce nel cuore degli italiani.


Il New York Times scriverà “Era tutto un popolo a volare sopra le nostre teste”.


Italo Balbo morirà a Tobruk, dieci anni dopo, in un episodio oscuro, in circostanze ancora non del tutto chiarite, colpito e abbattuto dalla nostra stessa contraerea per un errore di identificazione.


E’ dagli anni ‘20 che il lago è utilizzato come idroscalo, praticamente dalla nascita degli idrovolanti, “le barche con le ali” che si vedono volteggiare nei cieli della cittadina turistica portando frotte di bagnanti in giri turistici a pagamento. Ed è una fortuna perché questo utilizzo commerciale farà allontanare il pericolo di un prosciugamento del lago, più volte proposto per incrementare l’agricoltura della zona.


Nel 1927 vengono costruiti due piccoli hangar e nel ’31 l’idroscalo viene trasformato in base militare ospitando squadriglie di idrovolanti, fra cui due giganteschi aerei a 12 motori Dornier Do.X, enormi, che impressionano gli abitanti e i visitatori. Era il più grande e potente idrovolante del mondo, costruito da una ditta tedesca sul lago di Costanza con i 12 motori fissati sopra l’ala. Con l’arrivo del primo Do.X  il 31 agosto del 1931 la Regia Aeronautica prendeva possesso del lago facendone una base per i suoi reparti. Nel ’32 se ne aggiunse un secondo ma la loro utilità fu piuttosto scarsa, limitandosi a voli di propaganda lungo la penisola ed esperimenti di ricognizione strategica a lungo raggio con risultati modesti. I costi di gestione erano molto alti e i due apparecchi fondamentalmente furono acquistati (dietro forti pressioni di Balbo), unicamente per ragioni di prestigio. Nel ’37 i furono smantellati per recuperarne le parti metalliche.


La loro presenza nel lago fu comunque un motivo di sviluppo economico per la zona di Torre del Lago poiché significò l’arrivo di numeroso personale al seguito, che fu alloggiato in alcuni edifici esistenti sul lago, e di turisti incuriositi da quei grandi apparecchi. La località fu anche usata, fino alla fine della guerra, come luogo di ritrovo e di avvicendamento del personale proveniente dal fronte.


Su una parete di un ristorante sul lago c’è ancora un dipinto naif dove si vedono squadriglie di idrovolanti levarsi in volo.


(da Le parole di Ieri di G.Pardini)

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