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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
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Il Serchio a Nodica.

10/10/2022 - 9:23

‘N  NODIESE  VA  A FAR  BAGNO
 
 Parte da casa coll’asciugamano,
colle mutande bone e cor sapone,
ariva là si spoglia, e colla mano
attasta  l’acqua un nabbi a fa ‘npressione,
 
si tuffa, nota ‘m po’, ma un va lontano,
perché un si fida, ‘r Serchio è birbaccione,
ar più se vede ‘m barca Forestano
pole ‘ndà di dilà per la spezione,
 
ci fosse varche pesca da grattà…
…quarche coomberetto o poponcino,
poi lemme..lemme torna di divà,
 
si veste, senza stassi a risciacquà,
poi doppo caa ner campo di Gerino,
e a mezzogiorno ‘m punto a desinà.
 
 
Dino Baglini  (1948) (nodichese)
 
 
  
 LA NASCITA DI  NODIA
 
 
Successe, chi lo sa a’ tempi de’ tempi
che ‘na turba di barbari ritrosi
sfrattò da la tribù un par di branchi
alla ragione ostili e riottosi.
 
Sola dispersa stracca e disperata
mentre ripa d’Auserculo scendeva
‘sta turba si trovo’ nnun mar di prata
Valalla sospirato ni pareva.
 
Valalla glièra sì ma di zanzare
ma quelli ‘mpeoriti d’ignoranti
decisi di fermassi e lì allignare
ché tanto un c’era scopo a ‘ndà più avanti.
 
Sicché pensonno di fondà ‘r paese
m’Ausercolo gliéra la quischione
su che pròda s’avvia la fondazione
e subito si viens’alle ‘ontese.
 
Si fa di à si disse da maritta
nemmen per sogno noi un sìattrabacca
vienite voi a mancina, giù! s’attacca!
No, gliè di à la posizion prefitta!
 
Siccom’erin du fare dur’assai
‘gnoranti ‘ome s’è ditto e ‘n po’ balordi
facevin le sassata da’ du’ bordi
pareva ‘e un voléssin finì mai.
 
Quando funno maturi e scianquinanti
que’ popo’ di tocchi zonzeri e ‘gnoranti
fenn’accordo e fra baci balli e canti
la truppa didilà viense di à.
 
Traccionno ‘r sorco di à lato Vecchiano
e tutt’assieme d’accordo méssin mano
a fa’ ‘r villaggio ‘n mezz’ar nostro piano
decisi a un voléssene più ‘ndà.
 
Trovà ‘r nom’ar paese un gostò niente
ni viense fòr da sé spontaneamente
la parte didià sortì vinvente
sicché ni messin nome No-di-à.
 
Sicché a tutt’oggi vésta No-di-à
ar Comun di Vecchiano glié toccata
se ‘ndava avanti ‘n antro po’ mezza giornata
‘sta stirp ‘ndava ‘n mare a affogà.
 
Così un ci stava a vergognà
d’avecci nner Comune ‘na frazione
di  vésta gente ch’un perd’occasione
per fassi malamente disperà.
 
Se glierino restati didilà
‘nvece di vienì di à a Vecchiano
òra se li puppava san giuliano
così era lui a sta’ a tribolà.
 
Piero Chicca  (1993) (vecchianese)

Fonte: foto del 1944 che mostra il "porto" di Nodica alla fine della strada chiamata logicamente "Via del Serchio"
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