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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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di Valdo Mori
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Cena per la Liberazione 24 aprile
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Assemblea soci Coop.
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Cascina, 27 aprile
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CNA AREA VALDERA
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Pisa, 18 aprile
San Giuliano Terme, 24 aprile
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
di Umberto Mosso (a cura di Bruno Baglini, red VdS)
LA GUERRA FINISCE SE PUTIN LA SMETTE.

12/10/2022 - 13:16

LA GUERRA FINISCE SE PUTIN LA SMETTE.

 

Il giudizio perfetto sulla guerra in Ucraina l’ha dato il Presidente Mattarella:

“Una guerra sciagurata, che la Federazione Russa ha scatenato arrogandosi un inaccettabile diritto di aggressione, lascia ogni giorno una scia di morte, di distruzione, di odio, che inquina anche ogni campo delle attività civili e delle relazioni.

La pace è urgente e necessaria. La via per costruirla passa da un ristabilimento della verità, del diritto internazionale, della libertà del popolo ucraino.

L'Europa è un bersaglio di questa guerra. Ne sono sfidati i principi di civiltà, i valori che si sono affermati come risposta dei popoli alla barbarie della Seconda guerra mondiale e delle dittature che l'hanno provocata. Anche per questo l'Europa ha il dovere di una risposta unitaria e coerente".

Così il Presidente.

 

Fin dal primo giorno di guerra anche la linea politica di Italia Viva è stata chiara.

Matteo Renzi, in una intervista a la Repubblica del 6 marzo scorso, dichiarava: "La condanna verso l'aggressore, la Russia di Putin, deve essere senza attenuanti. Allo stesso tempo tenere aperto il dialogo è un un dovere politico.

La guerra si ferma con i negoziati, non con i tweet. Putin non è improvvisamente impazzito, guai ad assecondare tale lettura superficiale: Putin sta cambiando la geografia del mondo, spostando il baricentro a Est. È immorale ma non è umorale. Sfida l'Europa perché ha un patto con la Cina, l'India e molti paesi africani. Per questo bisogna che la reazione sia politica.

Io dico che Nato e Ue devono trovare una risposta unitaria altrimenti il nuovo ordine geopolitico mondiale ci taglierà fuori a lungo. Serve un nuovo progetto: difesa comune, energia, identità culturale. E serve tanta tecnologia. Credo che la Merkel sia la più autorevole tra le personalità istituzionali per svolgere questo ruolo. Macron e Draghi si stanno muovendo bene ma serve un salto di qualità politico anche a Bruxelles. Più politica e meno burocrazia, per favore".

E dopo innumerevoli interventi in questo senso ieri il leader di Italia Viva ha scritto nella sua e - News: “La XIX Legislatura sta per prendere il via in un quadro internazionale molto complicato”.

“La mia posizione internazionale – aggiunge – è nota a tutti da tempo: la responsabilità della guerra è della Russia. Ho votato per le sanzioni e a favore della posizione europea sugli armamenti. E, dal primo giorno, chiedo che si nomini un inviato speciale Ue o Nato, come Angela Merkel o Tony Blair, perchè nessuna guerra si ferma senza diplomazia. Siamo a un passaggio cruciale: crescono le tensioni, dal Mar Cinese alla Corea del Sud. Continuo a credere nel rispetto del diritto internazionale e nella diplomazia”.

Dunque, in coerenza e continuità con questa linea, aderisco al sit-in di domani a Roma.Il fatto che Conte abbia dichiarato di non partecipare mi conferma la giustezza delle richieste dei promotori, che potete leggere espandendo l'immagine che pubblico.

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Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
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13/10/2022 - 12:35

AUTORE:
Osservatore 1

...per evitare la fuga da ovest verso est...come mi raccontavano i vecchi comunisti, e caduto.
E l'armata rossa ne ha toccato anche dagli afgani.

Del doman non ve' certezza, ma intanto l giovani russi scappano dalla patria matrigna.
Salute.

13/10/2022 - 12:20

AUTORE:
Concreto

...e possiamo dircelo tutte le volte, Putin dittatore, la Russia ha invaso l'Ucraina, la guerra è colpa di Putin ecc.
Abbiamo sanzionato la Russia, Putin e i suoi gerarchi,ma oggi dopo mesi di guerra con chi dobbiamo o possiamo intavolare una trattativa di tregua o di pace?
Se qualcuno pensa che a Putin si possa preparare un trattamento come a Saddam o Gheddafi, per esportare la democrazia e ristabilire l'ordine economico mondiale allora vorrà dire che "Armageddon" è una probabile soluzione.
Chi conosce la storia della Russia dovrà mettere in conto che quel popolo non sarà troppo disposto a cedere a quei principi patriottici emersi anche con Stalin a Stalingrado e Leningrado.