Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Si è concluso con successo Pisa Book Festival l’evento internazionale che dallo scorso anno è diventato itinerante. Dalla sede del Palazzo dei Congressi ha moltiplicato per 4 la sua presenza in città. 20 candeline accese per la prestigiosa rassegna che l’ideatrice storica Lucia Della Porta ha spento con rinnovata passione. L’evento fra i più attesi nella città è stata supportato anche dal Comune di Pisa. L’assessore alle attività produttive e Turismo Paolo Pesciatini, sempre pronto ad intercettare queste iniziative che danno prestigio al territorio, ha dichiarato quanto il libro, e non poteva essere diversamente per una città di cultura come Pisa, sia legato alla città. 4 giorni di esposizione con centinaia di libri da consultare, apprezzare e comprare, dove il piacere cartaceo è ancora un’emozione. Della Porta ha tenuto a sottolineare che nei giorni del festival è stato dato il giusto spazio alla professione dell’illustratore, la professione del traduttore e anche l’editore ha spiegato cosa vuol dire fare l’editore, le difficoltà che ci sono ma anche l’entusiasmo di veder ogni anno nascere nuovi libri.
Gli Arsenali Repubblicani hanno ospitato gli stand degli 80 editori indipendenti mentre al Museo delle Navi erano a disposizione le sale per incontri con gli autori di libri, Un’altra sede era la chiesa di San Vito sul Lungarno Sonnino e Palazzo Blu sul Lungarno Gambacorti che chiudeva la maratona libraria. A vigilare sul Festival si stagliava l’imponente e bella Torre Guelfa.
Il 30 settembre l’attesa cerimonia di premiazione del Pisa Translation Award è avvenuta all’interno del Museo delle Navi. Giuria presieduta da Roberta Ferrari insegnante di letteratura inglese. Tre erano i finalisti: Giuliano Geri (Bottega Errante), Sara Reggiani (Black Coffe), Alessandro De Vito (Miraggi). E’ stata proclamata vincitrice Sara Reggiani con la traduzione del libro di Ken Kesey “A volte una bella pensata”, lingua originale inglese. Premio alla Carriera per Susanna Basso docente e traduttrice dall’inglese; Premio Poesia a Laura Coltelli esperta di letteratura e cultura dei nativi americani; Premio speciale della giuria a Giuseppe Dell’Agata 82 anni, ancora in piena attività, che ha raccontato aneddoti divertenti nella sua carriera di traduttore (lingua bulgara) che hanno catalizzato l’attenzione del pubblico. Era presente Lucia Della Porta che si è congratulata con i vincitori del prestigioso premio.
Ci sono tutti i presupposti per pensare all’edizione 2023 magari con un trenino (quello usato dai turisti) per lo spostamento da una sede all’altra che darebbe ancora di più un senso itinerante all’evento culturale.
Marlo Puccetti