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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
L’opinione della sera, di Maria Amadesi
Il terzo polo

27/10/2022 - 23:37


L’opinione della sera


Il terzo poloIo non amo gli opinionisti, quelli del so tutto io, trovo che spesso non sanno proprio niente e si auto gratificano del loro nulla.I o pur dando titolo “ l’opinione della sera” cerco di esprimere semplicemente alcune cose, così come le vedo io, sapendo bene del tanto che non so.Stasera vorrei spiegare alcune cose, leggo tanti commenti assurdi e sui social e sopratutto su diversi giornali, dai diciamo giornaletti, giornali ormai è diventato un termine vecchio, lo sono stati tanto tempo fa con fior di articoli e fior di firme giornalistiche che oggi si sono ridotti a scribacchìni di parte, capisco che tutti devono portare a casa la pagnotta, ma un po’ di dignità non guasterebbe.

Detto questo parliamo del tanto criticato intervento di Matteo Renzi ieri in senato, e delle fuorvianti e inesatte disamine giornalistiche di oggi. Si dovrebbe riuscire a capire che il centro è un’area ne di destra né di sinistra, è il centro, ossia il posto dei moderati e mi sembra strano doverlo spiegare perché sono anni che si fanno tentativi e a destra e a sinistra di dare uno spazio al centro.

Già dai tempi dell’Ulivo si è cercato di dare uno spazio ai moderati del centro, ma le aree più conservatrici non hanno mai permesso che avessero uno spazio riconosciuto, nonostante abbiano dimostrato con successi elettorali di avere una forza politica importante, ma quasi sempre soffocati da quei conservatori timorosi di perdere influenza e potere all’interno dei partiti, ma questo vale e per la sinistra ma anche per la destra.

Nasce il terzo polo, da un’idea di Matteo Renzi ma non solo, altro non è che il luogo per tutti i moderati che non hanno nessuna intenzione di essere tacitati dal conservatorismo di alcuni partiti.

 

L’intervento di Matteo Renzi di ieri è stato una magistrale lezione di politica, quella vera e non diciamo le sciocchezze che ho letto, che è stato un discorso di destra per la sinistra e di sinistra per la destra. Nel ribadire il suo NO al governo di Giorgia Meloni ne ha spiegato i motivi, i motivi politici non quelli di parte a tratti anche offensivi che abbiamo sentito.

Ha spiegato tutto ciò che divide il terzo polo dalla destra di questo governo” noi siamo altrove”, però ha detto cose giuste , cioè il sostegno là dove ci siano programmi a favore del bene comune degli italiani, non si può dire di no a prescindere, troppe volte abbiamo assistito a devastanti conseguenze quando solo per rancore e bandiere di parte ( vedi referendum 2016 ) si sono detti no pesanti, stupidi e privi di visione lungimiranteda cui poi sono arrivati grossi problemi che hanno pagato e stanno, stiamo pagando tutti.

Renzi ha ben spiegato che questo non è il governo che volevamo, che non ne condivide le intenzioni e il programma, ma ha anche detto da politico capace quale è, che ci sono punti nel programma che si possono discutere perché possono portare benefici a tutti, non solo ad una parte.

Troppi discorsi rancorosi, irrispettosi, ironici e talvolta offensivi si sono sentiti in questi due giorni di discussioni alle camere, pochissimi sono entrati nel merito delle cose contestate, e nessuno ha cercato di trovare pochi o casomai anche uno solo argomento su cui avere una possibilità di discussione.

Siamo in un momento così complesso, così difficile, fatto di sentieri veramente stretti se non obbligati, quindi evviva dio che Renzi non è stato così qualunquista, ma fatto parlare la politica. Poi ha fatto un paio di considerazioni non solo politiche ma anche umane e legate a sue sofferte esperienze, e le ha fatte in virtù delle cose lette e indirizzate alla Meloni, solo perché donna, solo perché di destra, solo per la convinzione di averne diritto perché stai sui banchi dell’opposizione, ha messo in guardia la presidente del consiglio di non permettere a nessuno di bistrattarla, perché donna, perché di destra, perché poi certe cattiverie che con la politica non c’entra finiscono per ricadere sulla famiglia e Matteo lo sa bene. In fondo sta tutto qui il senso del terzo polo, il luogo dove c’è libertà, progetti anche ambiziosi di buona politica per il paese non per interesse personale, noi siamo davvero altrove, e chi vuole parlare di politica la ci trova.

Un appunto, chi tanto ha criticato l’ex ministro Cingolani per la consulenza a Pichetto Fratin, fra l’altro in accordo con Meloni e Draghi , dovrebbe riflettere sull’importanza fondamentale di quel ministero, dovrebbe ricordare tutto il lavoro fatto da Draghi in Europa e che era ed è necessaria la continuità di quel lavoro e la necessità di portarlo a termine per il bene del paese, della nostra economia, delle nostre industrie, uno di quei sentieri stretti stretti dove non ci si può permettere nessun errore, e dove sarebbero devastanti prese di posizione di bandiera.Ricordo che Cingolani è un tecnico, e i tecnici non sono al servizio di questo o di quel partito, sono al servizio del paese.

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