Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Ma poi arrivano le immagini, che ci fanno vedere parti di noi che ci abitano alle quali da molto tempo non attingiamo più. Un risveglio che sposta il baricentro da un’ansia ad un piacere. Le immagini aprono porte energetiche cerebrali sconosciute, si recupera lo sguardo sull’eternità, sul Senza Tempo, sul vuoto.
L'occhio DELL'IO si allarga e ci porta in contatto con mondi sotterranei, dove le immagini sono una presenza che cura. Immaginare durante il giorno di essere ciò che ci piace, creare un ambiente che sia per noi armonioso con profumi e colori, ci risana, ci conduce nel Regno delle energie sottili, quelle che vogliono uscire davvero dai pensieri ossessivi. Le immagini appartengo al sapere interno, sono guide, attivano "la trasformazione silenziosa".
Qualsiasi disagio può essere trasformato aprendo le porte alle immagini. Esse hanno sempre un valore simbolico ed un potere magico e sono un vero e proprio farmaco per il nostro cervello e per i nostri disagi. Chiudere gli occhi ed immaginare, che enorme intimità c'è tra le immagini e noi. È la "nostra donna antica" che ci viene a trovare, teniamola vicina e sussurriamole “Pensaci tu".
Di colpo la calma, si crea un vuoto e affidandoci al nulla…sia quel che sia, non dipende da me.
Ecco che un disturbo diventa un sogno che piano piano si allontana e lascia spazio ad un'energia femminile da cui scaturisce la nostra trasformazione silenziosa.
Silvia Cerretelli