Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
IL TERZO POLO E’ UN’ALTRA COSA.
Tra gli avversari del Terzo Polo, a destra e a sinistra, c’è chi non riesce a capire o finge di non aver capito che il Terzo Polo non è il succedaneo di FI o del PD, cioè i presunti partiti tutto liberale o tutto riformista che molti rimpiangono dopo la decadenza degli originali. Originali nati in passato per conservare nobili tradizioni, ma che i fondatori di entrambi non sono riusciti a proiettare nel futuro superati dalla velocità della storia e da molti errori.Il Terzo Polo non è il partito di destra o di sinistra che alcuni avrebbero voluto in passato e altri ancora oggi. Perché, soprattutto oggi, l’Italia non ha più bisogno di questo, cioè di “fare meglio” ciò che hanno fatto e continueranno a fare la destra e la sinistra esistenti e che meglio o peggio di così non è utile replicare.
Il Terzo Polo nasce proprio per superare destra e sinistra e rompere la camicia di forza imposta agli elettori dal finto bipolarismo che, in quasi 30 anni, non ha risolto un solo problema strutturale del nostro paese.
Il Terzo Polo serve per affermare un riformismo programmatico possibile solo fuori dalle ideologie tradizionali, con l’unico forte ancoraggio ai valori liberaldemocratici che caratterizzano la migliore cultura europea e i principi fondamentali dei diritti umani. L’accento non sta nell’unificazione di partiti o nella mescola delle provenienze, come accaduto nelle precedenti esperienze fallite, ma in un lavoro politico comune per dare una nuova possibilità all'Italia, non un patchwork sotto il quale rintanarsi. Per questo ci vogliono, oltre che coraggio innovativo vero, generosità, solidarietà, spirito di accoglienza e comprensione dei limiti propri e degli altri. I fattori che ci hanno portato tutti qui da strade differenti. Sono gli elementi umani che conserviamo che danno coerenza alle nostre storie passate con quella di oggi e futura. Quindi il nostro compito è conquistare consensi da chi, come noi, ha guardato fino ad oggi ad altri partiti, di destra o di sinistra, non di rinchiuderci nel rimpianto di sogni che sappiamo finiti.
Non siamo alla ricerca di una età dell’oro che abbiamo perso e alla quale vorremmo tornare. Abbiamo perso un peso, tutto sommato. Qui si sta per andare avanti senza pregiudizi, se non l’avversità a qualunque compressione, passata o futura, della libertà senza aggettivi.
Allora è bene che elettori e candidati che avvertono questa esigenza di cambiamento, che parte in primo luogo dalla loro coscienza, convergano nel Terzo Polo sia da destra, sia da sinistra, valutando, più che le proprie storie passate, la direzione comune nella quale ci si impegna, su contenuti e programmi, ad andare avanti insieme.Perciò sono molto d’accordo con la candidatura di Letizia Moratti per il Terzo Polo in Lombardia.Perché, nonostante le reciproche divergenze del passato, le riconosco, oltre che indubbie capacità di amministratrice, soprattutto il coraggio e l’onestà intellettuale delle sue esplicite motivazioni politiche.Io vengo al Terzo Polo da sinistra, come tanti prima e dopo di me, ma non mi fa velo la sua provenienza di destra e come lei quella di tanti nuovi amici. Ne sono felice perché, se vogliamo rompere questo falso bipolarismo, la sua candidatura è il segno che siamo sulla strada giusta.
Letizia Moratti è la figura più giusta, in una Regione da troppo tempo governata dai sovranisti e dai nazionalisti, per dare l’esempio concreto a tante persone che il loro voto può cambiare.
Ora siamo il Terzo Polo, un’altra cosa e siamo tutti quest’altra cosa. Benvenuta Moratti.