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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

Bonaccini ha dato le dimissioni da presidente della .....
. . . c'è più religione ( si esce un'ora prima). .....
. . . uno sul web, ora, che vaneggia che la sua .....
. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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Incontrati per caso
di Valdo Mori
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APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
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A cura di Erminio Fonzo
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Tirrenia
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12 13 14 LUGLIO E ANCORA 19,20,21 MUSICA DAL VIVO
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
di Umberto Mosso (a cura di Bruno Baglini, redattore VdS)
IL TERZO POLO E’ UN’ALTRA COSA.

7/11/2022 - 19:56

IL TERZO POLO E’ UN’ALTRA COSA.

 

Tra gli avversari del Terzo Polo, a destra e a sinistra, c’è chi non riesce a capire o finge di non aver capito che il Terzo Polo non è il succedaneo di FI o del PD, cioè i presunti partiti tutto liberale o tutto riformista che molti rimpiangono dopo la decadenza degli originali. Originali nati in passato per conservare nobili tradizioni, ma che i fondatori di entrambi non sono riusciti a proiettare nel futuro superati dalla velocità della storia e da molti errori.Il Terzo Polo non è il partito di destra o di sinistra che alcuni avrebbero voluto in passato e altri ancora oggi. Perché, soprattutto oggi, l’Italia non ha più bisogno di questo, cioè di “fare meglio” ciò che hanno fatto e continueranno a fare la destra e la sinistra esistenti e che meglio o peggio di così non è utile replicare.

Il Terzo Polo nasce proprio per superare destra e sinistra e rompere la camicia di forza imposta agli elettori dal finto bipolarismo che, in quasi 30 anni, non ha risolto un solo problema strutturale del nostro paese.

Il Terzo Polo serve per affermare un riformismo programmatico possibile solo fuori dalle ideologie tradizionali, con l’unico forte ancoraggio ai valori liberaldemocratici che caratterizzano la migliore cultura europea e i principi fondamentali dei diritti umani. L’accento non sta nell’unificazione di partiti o nella mescola delle provenienze, come accaduto nelle precedenti esperienze fallite, ma in un lavoro politico comune per dare una nuova possibilità all'Italia, non un patchwork sotto il quale rintanarsi. Per questo ci vogliono, oltre che coraggio innovativo vero, generosità, solidarietà, spirito di accoglienza e comprensione dei limiti propri e degli altri. I fattori che ci hanno portato tutti qui da strade differenti. Sono gli elementi umani che conserviamo che danno coerenza alle nostre storie passate con quella di oggi e futura. Quindi il nostro compito è conquistare consensi da chi, come noi, ha guardato fino ad oggi ad altri partiti, di destra o di sinistra, non di rinchiuderci nel rimpianto di sogni che sappiamo finiti.

Non siamo alla ricerca di una età dell’oro che abbiamo perso e alla quale vorremmo tornare. Abbiamo perso un peso, tutto sommato. Qui si sta per andare avanti senza pregiudizi, se non l’avversità a qualunque compressione, passata o futura, della libertà senza aggettivi.

Allora è bene che elettori e candidati che avvertono questa esigenza di cambiamento, che parte in primo luogo dalla loro coscienza, convergano nel Terzo Polo sia da destra, sia da sinistra, valutando, più che le proprie storie passate, la direzione comune nella quale ci si impegna, su contenuti e programmi, ad andare avanti insieme.Perciò sono molto d’accordo con la candidatura di Letizia Moratti per il Terzo Polo in Lombardia.Perché, nonostante le reciproche divergenze del passato, le riconosco, oltre che indubbie capacità di amministratrice, soprattutto il coraggio e l’onestà intellettuale delle sue esplicite motivazioni politiche.Io vengo al Terzo Polo da sinistra, come tanti prima e dopo di me, ma non mi fa velo la sua provenienza di destra e come lei quella di tanti nuovi amici. Ne sono felice perché, se vogliamo rompere questo falso bipolarismo, la sua candidatura è il segno che siamo sulla strada giusta.

Letizia Moratti è la figura più giusta, in una Regione da troppo tempo governata dai sovranisti e dai nazionalisti, per dare l’esempio concreto a tante persone che il loro voto può cambiare.

Ora siamo il Terzo Polo, un’altra cosa e siamo tutti quest’altra cosa. Benvenuta Moratti.

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