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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Marina di Vecchiano -giovedi 4 luglio
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Circolo ARCI Migliarino-6 luglio
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
DI MARLO PUCCETTI
Due pisani alla maratona di New York in una corsa che esalta la solidarietà

9/11/2022 - 11:18

Quando la disabilità è un valore aggiunto

Vai là dove ti porta il cuore. E’ quello che percepisci quando arrivano notizie dalla 51° maratona di New York. Da Pisa sono partiti Federico Mataresi e Francesco Michelotti; hanno ricevuto dal Comune di Pisa la bandiera rossocrociata perché potesse sventolare sul territorio americano. Si è realizzato un sogno, Federico e Francesco sono stati fra i pochi selezionati fra coloro che hanno partecipato con accompagnatore alla maratona. Il racconto che ci è arrivato da Mataresi è un susseguirsi di emozioni. Perché lui sa quanto impegno e sacrificio c’è voluto per affrontare questo evento. Nei giorni precedenti per dare l’idea della confidenza e intesa nata fra i due Federico in una delle passeggiate per le strade di New YorK diceva a Francesco:” io parlo parlo ma non mi ascolti sei distratto dalle ragazze americane, guardi i particolari”. Francesco rideva sornione e, rispondendo con un linguaggio goliardico, continuava a osservare incuriosito. Dalla testimonianza del marciatore di Pappiana Presidente della “Podistica Rossini”, estrapoliamo i momenti salienti intrisi di sentimenti come l’ amicizia e la solidarietà verso il prossimo. “La partenza in pullman fino a State Island dove cresce l’adrenalina. La partenza con un colpo di cannone crea una striscia colorata sul Ponte da Verrazzano. Francesco che mi cerca gli occhi per sapere come sto consapevole della portata dell’evento e dei disagi che comporta un percorso non sempre agevole”. Qui Federico aggiunge che tutto il tifo che ha ricevuto dall’Italia è stato carburante per i suoi muscoli. Arrivano a Manhattan e poi nel bronx e tutta la stanchezza è filtrata dal tifo della folla che li chiama per nome leggendolo sulle magliette. Dopo Harlem rientrano a Manhattan e come ci dice Federico vengono accolti da due ali di folla festanti. Francesco è euforico, tutti lo salutano e lui emozionato ricambia. Mataresi con un esempio dà la dimensione della solidarietà manifestata a lui e Francesco. Dice “Sembra che il pubblico sia tutto per noi, è come passare con il giro d’Italia sulle vette alpine”. All’arrivo esplodeva la gioia che faceva da collante nel lungo abbraccio fra Francesco e Federico. Anche alla moglie di Federico signora Veronica che li accompagnati in questo lungo viaggio, brillavano gli occhi per il traguardo che i due amici avevano raggiunto. Hanno onorato la maratona di 42 kilometri e 195 metri tagliando il traguardo in 5 ore e 31 minuti. Il Presidente Francesco Michelotti dell’associazione “Vai oltre ciò che vedi” per dare “gambe” alla disabilità ha trovato la spinta dalla associazione di Federico Mataresi che da anni porta avanti il progetto “Vengo anch’io si tu si” per rendere la diversità un valore aggiunto.

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