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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di Micol Fiammini, Il Foglio, 17 apr. 2025
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Che tempo che fa - di Michele Serra
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di Fernando Bezi
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Mazzarri e Boggi (Lista Boggi Sindaco)
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di Bezzi Fernando - 2025-04-17bezzifer
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
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di Angela Baldoni
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Cena per la Liberazione 24 aprile
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Assemblea soci Coop.
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Cascina, 27 aprile
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CNA AREA VALDERA
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Pisa, 18 aprile
San Giuliano Terme, 24 aprile
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
di Valerio Salviani
Putin, la ritirata da Kherson costa cara: ora l'elite russa lo vuole morto. Dugin lo attacca pubblicamente

12/11/2022 - 12:48

Putin, la ritirata da Kherson costa cara: ora l'elite russa lo vuole morto. Dugin lo attacca pubblicamente: «Va rovesciato»
© Redazione


Il re è nudo. La ritirata delle truppe russe da Kherson ha aperto una nuova fase della guerra in Ucraina. Vladimir Putin, ormai isolato dal resto del mondo (resiste solo Xi Jinping), non è mai stato così in difficoltà. E adesso i nemici se li ritrova anche in casa.

L'ultima umiliazione non è andata giù agli uomini del potere russo, che chiedono la sua testa. Il mormorio nei corridoi del Cremlino si è fatto insistente, nessuno guarda più lo zar con lo stesso timore e lo stesso rispetto di prima. 

L'attacco di Dugin su Telegram
Ha fatto rumore l'attacco di Aleksandr Dugin, neonazista soprannominato "Il cervello di Putin", che ha paragonato la sorte del presidente al «re della pioggia», sacrificato se non riesce a «salvare il suo popolo». Un messaggio chiaro, che è fomentato da gran parte dell'elite russa: «Putin va rovesciato».

Dugin, che ha perso la figlia in un attentato avvenuto a Mosca durante la guerra (che per l'intelligence americana è stato opera di Kiev), è sempre stato uno degli uomini di riferimento per Putin. Per questo adesso le sue parole - pubblicate su Telegram e poi rimosse - tengono lo zar in ansia. «Chi non è arrabbiato per la perdita di Kherson non è un vero russo», ha scritto Dugin.





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29/11/2022 - 18:38

AUTORE:
Oss 1

...allora dillo prima.

29/11/2022 - 18:33

AUTORE:
franchino

...sapientone. Era per dirti che spesso gli eserciti si ritirano per colpire meglio. E da quello che vedo alla tua televisione sta sucedendo questo. Ti è chiaro ora, tuttologo ?

29/11/2022 - 18:07

AUTORE:
Osservatore 1

Alla mia televisione ho visto cosa succede li e prima che ci fossero le TV si sentiva dire che quando un esercito si ritira, avvelenano i pozzi e li oltre seminare mine, lanciano missili sui liberatori ed il popolo che si è fatto liberare dalla loro tirannia.
Ti è chiaro ora?

29/11/2022 - 17:28

AUTORE:
franchino

I russi si sono ritirati, gli ucraini sono scappati. Praticamente è una città fantasma...

29/11/2022 - 14:48

AUTORE:
GIORGIO50

Nella nostra società narcisistica in cui si è persa la sensibilità empatica, l’altro è visto come mezzo e non come fine. In assenza della divinità cioè della coscienza del nostra specificità, del senso del nostro essere discesi su questa terra, l’unico interesse è quello di dominare di meccanicizzare e necrofilizzare l’altro per renderlo funzionale ai nostri bisogni. Questo presuppone la perdita in ogni uomo della consapevolezza della sua natura divina e quindi del suo potere creativo che lo renderebbe pago di se, tanto da annullare ogni bisogno egoico. Invece la sua natura è incorniciata da altri paradigmi ossia da credenze coincidenti con quei luoghi comuni che accecano l’uomo imponendogli di escludere dal suo orizzonte una esperienza diretta della divinità e che creano proprio in ragione di ciò quel senso di insoddisfazione esistenziale che è la formula corrosiva della esperienza umana del nostro mondo.!!! GIORGIO50