Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Il fenicottero, Phoenicopterus (penne porpora) è un uccello conosciutissimo e a volte presente nelle nostre zone, specialmente nelle lame di San Rossore. Tutti conoscono le sue abitudini alimentari e comportamentali, gambe lunghe per camminare negli acquitrini, becco lungo per arrivare un po’ di più a fondo, e la sua gregarietà.
Tutti sanno che il fenicottero non nuota, non si tuffa, ma a Bocca di Serchio può succedere anche questo, in questo luogo di felicità e di stranezze, dove la vita è vissuta pienamente senza remore o timori.
Parliamo ora di cose serie prima che il Quaglierini venga a darmi degli scapaccioni: il fenicottero ha solamente i “piedi” a mollo sulla battigia ed è una cresta di onda che lo copre.
Però potrebbe essere vera anche la prima!