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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
di Fabrizio Bonatti
NON LASCIAMOLE SOLE

20/11/2022 - 11:37

NON LASCIAMOLE SOLE

 

Da giorni mi chiedo perchè una rivoluzione come quella in atto in Iran sia cosí ignorata e marginalizzata dai media e dalle coscienze del nostro Paese.

Perchè in un Paese come l'Italia che ha nel suo DNA la resistenza, non si sia creata la giusta empatia ed il dovuto riconoscimento ad una sollevazione di popolo storica per portata e possibili riflessi futuri.

Il regime teocratico iraniano fornisce droni al boia di Mosca, da oggi per aggirare le sanzioni li produrrá su suolo russo. Piegare il regime iraniano significherebbe contribuire a piegare la Russia di Putin sottraendogli un fedele alleato nell'invasione dell'Ucraina. Forse questo è parte del problema?

Mi chiedo dove sia quel mondo pacifinto che si indigna per tutto, scende in piazza e manifesta ad ogni occasione ma di fronte al dramma dei giovani massacrati in Iran volge lo sguardo altrove ed è assente ingiustificato.

Dove siano finite associazioni come l'Anpi,dove sia la politica italiana cosi provinciale ed opportunista.

Dove siano i corpi intermedi, i sindacati, pronti a solidarizzare ad abbracciare ogni sussulto di piazza, silenti per l'occasione.Mi chiedo dove siano le femministe storiche pronte a stracciarsi le vesti per discussioni salottiere ma insensibili ed indifferenti alla sollevazione storica delle donne iraniane. La lotta di resistenza degli ucraini e degli iraniani è legata dal filo rosso della resistenza, della libertá, del diritto ad esistere, dell'affermazione ad autodeterminarsi e per questo giovani e donne muoiono.

Muoiono per difendere il loro diritto ad "essere" che è fondamento democratico imprescindibile.

Ma si può morire anche per indifferenza, e nell'indifferenza ed è questo che non dobbiamo permettere che accada. Abbiamo uno strumento tra le mani che se ben usato può permetterci di condizionare, attraverso l'informazione, le coscienze e le opinioni delle persone.

Facciamo rete, diffondiamo immagini e notizie, rendiamole virali.Sostenere questa lotta significa affermare e difendere i principi della nostra democrazia ed imprimere una svolta epocale alla nostra storia. Possiamo e vogliamo esserne protagonisti.

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