Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Giuseppe Conte è un uomo senza vergogna.
La tragedia di Ischia lascia senza fiato. Nelle prime ore ho accuratamente evitato di alimentare la politica preferendo unirmi al coro del cordoglio per le vittime e della gratitudine per i soccorritori.
Quando però ieri pomeriggio Giuseppe Conte ha scelto su Rai3 di usare la consueta ipocrisia per difendere le scelte del suo governo, mi sono sentito in dovere di rispondere.
I fatti sono chiari e rimangono scolpiti nella roccia della Gazzetta Ufficiale: nessuna campagna social fatta di fake news può negarli. E i fatti dicono che Giuseppe Conte ha firmato il condono per Ischia, ha abolito l’unità di missione “Italia Sicura” e non ha mandato avanti il progetto “Casa Italia” lanciato con Renzo Piano.
Nessun artificio retorico può negare questa drammatica realtà.Ci sono gli atti parlamentari a ricordarlo.
Era il tempo in cui il PD faceva battaglie difficili e coraggiose ma giuste.
Perché il PD di allora lottava contro l’abusivismo ed era ancora libero dell’incantesimo grillino. Conte non era il punto di riferimento progressista ma il premier che strizzava l’occhio all’abusivismo, con il condono di Ischia e la chiusura dell’unità di missione.
E il PD non era la sesta stella.Il problema non è quello che ha fatto lui allora. Il problema è chi lo giustifica ancora oggi.Quattro anni fa siamo intervenuti con foga in parlamento per dire “Fermatevi” e non siamo stati ascoltati.
Oggi non chiediamo che Conte ci dia ragione. Ci basta che Conte chieda scusa. E che il PD si svegli dall’incantesimo.
Sbaglio? Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.