Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Eccoci qua: Aurelia, Lorella ed io sedute al tavolo di un’accogliente trattoria insieme ai rispettivi compagni e ad Andrea, nostro figlio, che le occasioni conviviali non se le perde mai; neppure adesso che deve alzarsi alle 6 per andare a lavorare.
Il motivo del nostro ritrovo è il compleanno di Aurelia e, strano ma vero, anche il mio, nonostante io sia nata in luglio. Tutti i tentativi di trovare una data consona durante l’estate si sono rivelati vani, a causa di impegni e vicissitudini varie. Alla fine ho rinunciato ad avere una festa tutta mia ed ho proposto di celebrare con Aurelia, la più “giovane” del gruppo! Arrivando al ristorante ci siamo confessate che, fino a poco prima, eravamo tutte timorose di non riuscire a farcela neppure questa volta. I fallimenti precedenti ci avevano un tantino condizionato. Ed invece siamo finalmente qui, di nuovo insieme.
Il nostro è un legame che dura da anni, che ha resistito alle intemperie della vita. Ci siamo incontrate all’Università, tre giovani spaurite in procinto di iniziare una nuova fase della loro vita. Insieme abbiamo condiviso paure, emozioni, successi ed insuccessi, sostenendoci a vicenda e ridendo tanto, nonostante tutto.
In seguito, tra impegni di lavoro e di famiglia, nonché il mio lungo soggiorno all’estero, le avevo perse di vista. Al mio rientro in Italia ricordo che, un pomeriggio, avevo accompagnato Andrea ad una gara regionale di pattinaggio ad Orzignano. Ad un certo punto tra il pubblico intravedo Aurelia, sì è proprio lei. Mi avvicino ma lei non mi vede, continua a tenere gli occhi bassi; allora mi chino e cerco il suo sguardo da sotto in su. Finalmente i nostri occhi si incontrano e si illuminano in un sorriso condiviso. È stata una grande gioia ritrovarci. Aurelia mi ha dato i contatti di Lorella e così un giorno abbiamo potuto ricongiungerci anche con lei, nella piazza di Capannori, dove la vidi arrivare sfrecciante sulla sua auto. Sempre la solita ragazzina di tanti anni prima, frizzante e spumeggiante. Da allora non ci siamo più lasciate e di quando in quando ci ritroviamo, sempre intorno ad un tavolo naturalmente, con del buon cibo e del buon vino da condividere ed ancora tante risate.
Ed ora eccoci qua. Aurelia non sta più nella pelle. Non vede l’ora di darmi il loro regalo; del quale lei e Lorella si sono spartite gli “oneri” e la manifattura. Sono quattro mesi che il regalo è pronto per me. Aurelia ne ha parlato con mezzo mondo, tutti lo hanno visto tranne me. E pensare che sono così curiosa… come ho fatto a resistere? Come abbiamo fatto a resistere? Con gli occhi accesi da un grande sorriso mi porge una busta, grande, con dentro un’altra busta in stoffa. La fretta di aprirla rende tutto più difficile, mi impiglio tra i nastri, sono troppo emozionata. Alla fine… eccola lì. Estraggo una borsa, bellissima, in juta, decorata con le mattonelline stile granny, che sono tornate di gran moda. Sono senza parole. È bellissima! Poi Aurelia mi racconta i dettagli. Ha acquistato una semplice borsa di juta sulla quale ha cucito i motivi all’uncinetto fatti da lei abbinando i colori in modo sapiente ed armonioso. E poi le rifiniture… una chiusura a calamita con i brillantini (So che ti piacciono!) fissata con il filo di nylon. Mi racconta le avventure per procurarsi quel filo e riuscire a finire il tutto per il mio compleanno. Era andata a trovare la figlia che vive in un’altra città e questo rendeva più complicata la ricerca del materiale in un luogo che non le era familiare. E poi la tracolla, anche questa aggiunta da lei (So che tu le borse le porti a tracolla). E c’è perfino il cartellino in basso a destra con su scritto “Hand made”, fantastico!!! Quanta cura in quel regalo, quanta attenzione. Aurelia ha preparato un pensiero anche per Lorella, scalda collo e cappellino fatti a maglia, per non farla sentire sola, l’unica senza un regalo…
Tornando a casa leggo il cartellino della borsa: questa borsa è fatta di juta, una delle più forti fibre naturali, forte e duratura, la vostra “borsa per la vita”.
Forte e duratura, proprio come la nostra amicizia, insieme non abbiamo paura di niente!
Edi Cecchini