Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Nelle spendide sale di Villa Borghese, a Roma, sono molte le opere d’arte meravigliose da vedere di cui alcune addirittura incredibili come “Apollo e Dafne” di Gian Lorenzo Bernini in cui è difficile arrivare a comprendere appieno la maestria e la difficoltà di riuscire a scolpire nel marmo rami interi di foglie di alloro.
Ma la cosa che più mi ha entusiasmato delle opere del Bernini, e che non ho potuto fare a meno di fotografare, è questo particolare del “Ratto di Proserpina” per la assoluta naturalità dell’immagine. Si fa fatica a pensare che quello che vediamo non faccia veramente parte una figura umana ma sia solo del marmo scolpito.
Credo che questo particolare valga da solo a testimoniare la bravura e il genio di questo scultore architetto pittore urbanista commediografo, un genio definito giustamente uomo universale.