Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Se parlare oggi di poesia femminile indica, per alcune autrici, una svalutazione della categoria poesia ed una indagine ghettizzante, c’è anche però la necessità di ripensare e ricostruire una tradizione letteraria, e direi anche più in generale, artistica, che tenga conto dell’altra metà del cielo, attraverso un lavoro di recupero e valorizzazione delle voci di donne che, nonostante l’alta qualità dei loro testi, non sono state inserite nelle antologie del 900 e quindi non sono ricomprese in un canone riconosciuto. Questo è l’impegno che mi sono prefissa da tempo occupandomi di poesia delle donne con intento divulgativo e ideando la rassegna POESIA DIFFUSA che, in cinque incontri, delinea la personalità e la poetica di 15 poetesse del 900. In questo secondo incontro presenteremo Bemporad (1928-2013), Cristina Campo (1923- 1977) e Armanda Guiducci (1923-1992)
GIOVANNA BEMPORAD (1928-2013), di origine ebraica, antifascista ed atea convinta, si presentava come un personaggio stravagante, dedita in assoluto al sacro fuoco della poesia. Durante il fascismo si rifugiò a Casarsa, approfondendo l’amicizia con Pasolini e intensificando l’attività di traduttrice a scapito di quella poetica. Tradusse l’Odissea in endecasillabi in un lavoro infinito di perfezionamento ed anche le sue poesie, raccolte in “Esercizi vecchi e nuovi” costituiscono un’opera aperta, mai conclusa.
Già la mia vela, in signoria dell’ombra,
l’impudenza del giorno lascia a riva
col suo lungo corteo di foglie morte.
E lacrime si adunano negli occhi
sommesse, irrevocabili. O mia dolce
gioventù, la tua favola è finita
e l’autunno m’è sopra. Il mondo intorno
con la sua fioritura sempre nuova
di lucenti capelli ad ogni aprile
tanto mi offende che vorrei morire.
CRISTINA CAMPO (1923-1977) Compì studi privati, minata da una malattia al cuore che condizionò la sua intera esistenza. Cresciuta nel culto della bellezza e animata da un'incoercibile tensione alla perfezione, fu influenzata a lungo dal pensiero di Simone Weil. Traduttrice, tra gli altri, di Emily Dickinson, pubblicò in vita una sola raccolta di versi, alcuni articoli su riviste e diversi saggi, anche sotto diversi pseudonimi. L'interesse intorno alla sua figura è venuto crescendo con il costituirsi postumo dei suoi scritti, lettere e traduzioni
Amore, oggi il tuo nome
al mio labbro è sfuggito
come al piede l’ultimo gradino…
Ora è sparsa l’acqua della vita
e tutta la lunga scala
è da ricominciare.
T’ho barattato, amore, con parole.
Buio miele che odori
dentro i diafani vasi
sotto mille e seicento anni di lava –
ti riconoscerò dall’immortale
silenzio.
ARMANDA GUIDUCCI (1923-1992), partecipò attivamente al movimento femminista ed alla stagione politica e culturale del suo tempo. Studiosa di Cesare Pavese e traduttrice, tra gli altri, di Emily Bronte e Virginia Woolf, ha raccontato in poesia e prosa le donne condannate al silenzio, pubblicando saggi sulla condizione femminile, e allargando l’esperienza individuale ad una dimensione universale
Poichè la vita stessa ci tradisce,
non ho più tempo per esserti fedele
che questo – che congiura, ogni minuto,
contro l’alleanza che ci ha uniti.
Non ho altro tempo per dirti la lealtà,
altro per confessarti l’amicizia,
altro tempo che questo: stretto, in gola.
Nadia Chiaverini