Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
AVVOCA’ FACCE TARZAN.
Il gradimento politico di alcuni verso Giuseppe Conte è dovuto alla loro identificazione con le sue caratteristiche antropologico culturali di italiano mediocre e furbastro.
Se avessimo ancora tra noi il genio cinematografico di Alberto Sordi e di Rodolfo Sonego certamente rideremmo dell’avvocato del popolo come lo facciamo per i loro personaggi della commedia all’italiana. Di volta in volta opportunista, megalomane, qualunquista, demagogo coi deboli e ossequioso verso i potenti che cerca invano di emulare, moralista di facciata, scocciatore e zelante. Il suo demerito, è quello di aver portato certi elettori, che altrimenti non avrebbero avuto il coraggio di rivendicare la propria pochezza, ad avere un alibi e addirittura un esempio da seguire, sentendosi rappresentati e legittimati dalla sua improntitudine, contribuendo in questo modo al degrado politico del nostro Paese.
Dalla aggiustatina al curriculum professionale, fino alla rivendicazione di un ruolo centrale mai avuto nella conquista del PNRR, Conte è il prototipo del politico che cambia opinione più volte al giorno a seconda dell’interlocutore riuscendo, per questo, a non fare quello che dice e a strafare ciò che tace avendo detto tutto e il suo contrario.
L’ultima, per nulla sorprendente, è la sua testimonianza al processo che vede Salvini imputato di sequestro di persona per aver tenuto i naufraghi salvati dalla morte in mare inchiodati per settimane su una nave alla quale impediva l’approdo in un porto sicuro, come impone la legge del mare.
Conte, che presiedeva il governo del quale Salvini era ministro degli Interni e che, prima, si era gloriato di avere approvato i decreti che il Truce utilizzava per quella malaparata, chiamato ora a testimoniare in tribunale ha detto di non avere avuto, in quel frangente, alcuna “interlocuzione” (sic) col suo ministro e di non aver partecipato a nessuna decisione sull’episodio. Se c’ero dormivo, insomma.Capite? Una azione di governo eclatante, che per settimane è il titolo di apertura di tutti i media, e il Capo del governo non ne fa neanche un accenno al suo ministro che imperversa con grande e spietato clamore.
Ma che razza di uomo è sto Conte? Se era d’accordo è complice di Salvini, se non lo era non ha fatto il suo mestiere di PdC. Ma lui non riesce neanche a esplicitare quale fosse la sua posizione. Anche all’epoca era tutto e il contrario di tutto e oggi, davanti al giudice, preferisce fare la figura di Nando Mericoni, detto l’Americano, in "Un giorno in Pretura" (1954). Logorroico e smanioso Nando, involuto nel tentare di spiegare l'inspiegabile ma ugualmente smanioso, Conte, di non compromettere il suo ritorno a palazzo Chigi, la sua Kansas City. Indipendentemente dal merito della vicenda, nella quale qualcuno vede gli estremi di una falsa testimonianza, non so dire su questo, credo che sia chiaro il vilipendio politico dei cittadini da parte di un ex PdC senza orrore di sé
Non scrivo vilipendio dei suoi elettori, che non sono in grado di intendere di cosa si stia trattando e che, come i ragazzini del film, che fanno il bagno nella “marana” con Nando chiedendogli “Americà facce Tarzan”, sguazzano nella loro marana politica urlando “Avvocà facce Tarzan”. E mentre lui salta di palo in frasca applaudono felici.