Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
È stato l’argomento del giorno per alcune settimane: la corruzione che dilaga, la sinistra che perde la sua presunta superiorità morale, i vecchi e nuovi giustizialisti alla carica anche a sinistra (fra cui la neocandidata Elly Schlein), che tornano a invocare la famosa legge morale che pare oramai dimenticata nei mille rivoli della politica italiana, e non certo solo a sinistra.
Certo che vedere le foto delle valige piene di mazzette di biglietti da 20 e 50 euro fa una certa impressione. Molto più del sapere di avere il beneficio di un conto in svizzera con la stessa cifra con qualche zero di troppo. E vedere le mazzette in bella mostra fa un po’ dimenticare ancheil sano principio che prima di essere un condannato sei un semplice imputato, perché a meno che di casa tua sia passato un ladro che abbia perso il contante, è difficile che tu ci levi le gambe senza conseguenze di qualche tipo. Come infatti è successo con il prosieguo delle indagini da parte della magistratura belga.
Ma se guardiamo un po’ meglio, e non ci facciamo prendere la mano dal sentimento, ma soprattutto dall’appartenenza politica che nel caso della sinistra tende a rendere la cosa ancora più pesante, quello che sta succedendo più che un grave atto di aggressione alla sovranità e all’indipendenza del Parlamento Europeo sembra più somigliare ad un cinepanettone di italica produzione.
Vediamo infatti questo signore ex sindacalista passare dalla Camera del Lavoro di Milano (dove era soprannominato “il panzer”) al bordo della piscina degli emiri del Golfo, ai viaggi regalo negli hotel a cinque stelle di Marrakech, alle bottiglie di champagne, alle vacanze sfarzose, alla bell’abbronzatura del sole del deserto, ai selfies a quarantotto denti sullo sfondo di scenari da sogno.
Più che una congiura per screditare un’Istituzione europea fa venire in mente un Cristian De Sica con la solita banda di provinciali arricchiti che fanno una vacanza godendosi lusso soldi e donne fino agli inevitabili guai finali. La trama di ogni film girato su questo argomento, con questa intenzione di prendere in giro un certo tipo di italiano cafone e ignorante che ha fatto la fortuna della commedia all’italiana.
Il fatto che coinvolga esponenti di sinistra, quelli della esclusiva dirittura morale, fa andare a nozze la destra che accusa quanto quelli più vicini al popolo ne siano in effetti più lontani e quanto le ONG siano organizzazioni di affaristi più propensi a sistemare se stessi che i poveri emigranti. Un proseguimento proprio tempestivo di brutte figure del filone Aboubacar Sumahoro.
Ma analizzando oggi la vicenda vediamo che i principali indagati, la socialista Eva Kaili e l’ex sindacalista Panzeri non sono accusati poi di reati gravissimi, di aver cioè stornato fondi dedicati a opere pubbliche o alla costruzione di scuole e ospedali, di avere incanalato fondi sui loro conti correnti invece di opere d’interesse pubblico.
Hanno solo intascato denaro e regali per fare dichiarazioni favorevoli, indurre altri a farne, fornire false garanzie sull’operato di paesi terzi, di solito carenti in fatto di rispetto di diritti civili.
Eva Kaili è ancora in carcere con qualche polemica per la bimba piccola che non può vedere come dovrebbe fare una madre e Panzeri si è dichiarato collaborativo. Si avvarrà cioè della legge belga, derivata da quella italiana sui pentiti, con una condanna a cinque anni di cui solo uno effettivo. Gli sono stati confiscati anche i beni, pare circa un milione di euro. Vedremo se darà indicazioni utili per il proseguimento delle indagini ma certo che sta facendo una bruttissima figura insieme al suo partito, alla sua consorte Maria Dolores Colleoli e alla figlia.
Anche per la moglie è stata chiesta la consegna alle autorità belghe in ottemperanza del mandato di cattura europeo in base all’uso di carte di credito di un terzo elemento consenziente, forse marocchino, e alle intercettazioni telefoniche intercorse fra lei e il marito dove comparivano frasi tipo la richiesta di "una vacanza da 100 mila euro come l'anno scorso". Poverina, ora dovrà contentarsi di una stanzetta umida in Belgio, anche se gratuita come l’hotel a 5 stelle dove alloggiava l’anno scorso.
Ora dobbiamo aspettare che le indagini siano concluse per sapere esattamente la portata della vicenda dove man mano sembrano aumentare gli stati coinvolti. I deputati al momento sembrano almeno una sessantina e fra gli stati oltre il Qatar e il Marocco si parla anche del Sudafrica e dell’Azerbaigian, stati che con generose offerte di denaro hanno cercato di condizionare i lavori del Parlamento per propri fini, siano essi solo morali o anche sostanziali. Ora quanto ci siano riusciti, oltre le lodi ai paesi pagatori, non è ancora dato sapere. Rimane preoccupante che questi nuovi stati, carenti di diritti civili in maniera direttamente proporzionale alla loro potenza economica, stiano piano piano assumendo importanza a livello mondiale rischiando di condizionare decisioni a volte anche molto sensibili.
Quello che sappiamo di sicuro è che la sinistra prima di tutti fa una brutta figura, e in special modo quel Partito Democratico che pare ancora in affanno e che non riesce ancora a riaversi dalla sconfitta di settembre. Soprattutto, come ha ripetuto un vero uomo politico come Fausto Bertinotti (che può piacere o meno, ma ne ha la caratura intellettuale e politica), un partito che non riesce ancora a pronunciare quelle che dovrebbero essere le parole chiave della sinistra come uguaglianza sociale ed economica, salario minimo, patrimoniale.
Ci si avvia ad un congresso dove la confusione di ruoli e di parole sembra arrivata al massimo livello tanto da far temere, a noi da sempre affezionati al partito, una decadenza simile al partito socialista francese.
Ma il Panzeri, con la mogliettina consenziente e desiderosa della solita vacanzina da 100 mila euro, è solo un lobbista, un mestiere un po’ dubbio che in alcuni paesi come il nostro spesso viene associato a figure losche, traffichini e faccendieri che perseguono fini privati in contrasto con l’interesse generale. In molti casi, come il nostro, è stato sicuramente così e si è passato senza dubbio il confine fra lecito ed illecito, ma che nei paesi anglosassoni, e nello stesso europarlamento, è un ruolo regolamentatocon tanto di status ed è considerato come espressione di parte ma legittima della società civile. Pare venga rivisto alla luce dei fatti, vedremo cosa accadrà.
Resta, in fondo, solo lo squallore di una vicenda che dimostra ancora di più come il denaro riesca a far violare principi e valori consolidati, di quanto l’avere sia diventato più importante dell’essere e anche di come ormai essere di sinistra non significhi più avere il predominio morale.
Una questione, quella morale, che tutti i partiti, ma in modo particolare il Partito Democratico che si appresta a celebrare un nuovo congresso, debba tenere ben presente nella scelta dei propri rappresentanti e nell’elaborazione di un programma dove questo tema rimanga centrale.